domenica 21 novembre 2010

Quattro passi... con Ben - Diciannovesima puntata

L’anno che stava per iniziare sarebbe stato l’ultimo trascorso nella scuola di Pistoia. Il biennio, per me, era un passaggio obbligato per proseguire gli studi a Firenze con l’indirizzo per Programmatori.
A questo pensavo una mattina, alla fine dell’estate, disteso nel letto mentre ascoltavo alla radio una canzone degli Eagles, una delle mie preferite.
Saranno state circa le nove, quando il telefono suonò improvvisamente.
Controvoglia mi alzai per andare a rispondere.
“Chi sarà mai a quest’ora?” pensai scendendo le scale.
“Pronto?”
“Buongiorno, sono della segreteria dell’Istituto Pacini di Pistoia. Vorrei parlare con l’alunno Roberto Benassai. È in casa?” chiese una voce femminile con modi molti gentili.
“Sono io. Dica pure.”
“Buongiorno Roberto. Chiamo per avvertirti che domani mattina alle ore 10 dovresti venire in Istituto per una riunione molto importante.”
“Riunione? Ma di che cosa si tratta?”
“Vedi. I risultati della prima “F” non sono stati brillanti, come sai. I promossi sono stati troppo pochi per formare una seconda classe. Pertanto la seconda “F” non sarà formata. Dobbiamo suddividere la classe in due parti e smistarle in due sezioni diverse. Ci spiace, ma non abbiamo alternative. Avvertiremo anche altri alunni, tutti quelli che riusciamo a rintracciare, e alcuni professori in rappresentanza di tutti gli altri. Possiamo contare sulla tua presenza?”
“Sì” risposi. “Dove devo presentarmi?”
“In segreteria. Ci sarà la Professoressa Bellandi ad accogliervi” rispose.
Per tutto il giorno pensai a cosa sarebbe successo a quella riunione, in quale sezione saremmo stati messi, e soprattutto con quali compagni sarei andato a finire. E Sabrina, sarei riuscito ad essere di nuovo con lei? Non volli tormentarmi oltre con altre domande. Quello sarebbe stato comunque l’ultimo anno al Pacini, per cui non era il caso di prendersela tanto a cuore.
Questo pensavo, ma non ci credevo. Non rientrava nel mio carattere postergare le cose ed accettarle così come vengono.
Aspettai con ansia l’indomani, soprattutto per rivedere Sabrina, con alcuni giorni di anticipo rispetto all’inizio dell’anno scolastico.

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