venerdì 4 luglio 2025
Il frutto delle mie riflessioni
domenica 29 giugno 2025
Jesus Maps - Cercasi Gesù. Il giorno dopo
Cari Custodi,
I rintocchi del campanile mi hanno tenuto compagnia a lungo, questa notte.
Mi capita sempre, dopo eventi come quello appena
vissuto.
Nella mente, le immagini scorrevano ininterrottamente,
come un film che finisce… e subito ricomincia.
Durante la serata vi osservavo da dietro, ma
l’immaginazione completava i vostri volti: vi rivedevo come nelle sere delle
prove, quando ogni gesto prendeva forma e assumeva significato.
A un certo punto, il mio pensiero ha cominciato a
viaggiare nel tempo e, guardando tra il pubblico, è volato a Suor Anna, sempre
così prodiga di consigli e preghiere per noi Custodi. Sono certo che, da lassù,
ci abbia accompagnato con il suo sorriso discreto e luminoso.
Abbiamo affrontato questo impegno con armonia,
fino in fondo. E questo, lo sappiamo, non è affatto scontato.
Le settimane sono volate via, leggere, rapide,
lasciandomi quasi incredulo:
“Com’è possibile? È già finita?”
È stato bello percorrere questo tratto di strada insieme
a voi.
Oggi ognuno tornerà alla sua quotidianità.
Ma, dentro di noi, resteranno tante emozioni,
vive, e un ricordo in più… da custodire.
domenica 1 giugno 2025
Fine primo atto: riflessioni a caldo
Mi sono sembrati i luoghi più naturali in cui proporre questo libro.
Lì, ho pensato, qualcuno mi conosce. E chi, come me, coltiva la scrittura in modo amatoriale, ha bisogno di un certo tipo di sostegno: umano e diretto.
Gli sconosciuti, comprensibilmente, non saranno attratti né dal titolo, né dal nome dell’autore.
La cosa più bella di questa esperienza è stata la possibilità di ringraziare, singolarmente, chi ha avuto fiducia in me scegliendo di leggere il libro.
La cosa meno bella, invece, è stata la possibilità di ringraziare, singolarmente, chi ha avuto fiducia in me scegliendo di leggere questo libro.
Il fatto che i lati positivo e negativo si equivalgano, mi porterà ad affrontare profonde riflessioni.
Uno dei nove versi all’interno del libro, si intitola Sono un uomo, e dette il titolo ad un post, passato quasi inosservato, che scrissi dopo un evento legato ad un’altra mia passione.
Quei versi li avevo scritti mesi prima, ma li volli mettere in quel post perché notai che gli esiti non cambiavano di molto, che si trattasse dell’una o dell’altra passione.
Lo ripropongo, mi sembra che calzi alla perfezione in questo momento.
Tra qualche tempo il libro seguirà altri itinerari di cui non conosco ancora i dettagli.
martedì 27 maggio 2025
lunedì 5 maggio 2025
VENTISETTE - Fino a quando?
sabato 3 maggio 2025
Navigare a vista - Cronache di un anno senza progetti
In questi primi mesi dell’anno, questa navigazione mi ha portato a prendere
delle decisioni, ad esempio mettere fine all’attività canora che per quindici
anni ho condiviso con i miei compagni di viaggio, Giancarlo e Simone.
domenica 27 aprile 2025
Omelie e Poesie
Dopo il mese di marzo, le mie letture sono proseguite su due binari: uno teologico, l’altro poetico.
Due
raccolte: la prima di omelie, la seconda di poesie.
Le ho lette contemporaneamente e l’ho trovato interessante, perché l’una non escludeva l’altra. Sembrava quasi che andassero a braccetto.
Ho
iniziato le omelie ed ho trovato in esse qualcosa di poetico, tanto da farmi
venire in mente un sacco di idee per ora inespresse.
Mi
sono detto: queste omelie trasmettono emozioni tanto quanto le poesie.
Le
poesie, a volte, mettono in difficoltà (soprattutto me): non sempre sono
comprensibili e danno adito ad un sacco di interpretazioni che lasciano sempre
un dubbio: ma l’avrò capita?
Le
omelie, invece, offrono maggiore comprensibilità.
Questa lettura parallela non ha distolto la mia attenzione da nessuna delle due. Anzi, mi ha dato modo di metterle a confronto, trovando vari punti di contatto, nonostante che il linguaggio fosse diverso.
I
temi, spesso, erano gli stessi e sono quelli che ci accompagnano tutti i
giorni: la vita, l’amore, i dubbi, i sentimenti umani, le debolezze umane, la
morte, la fede, la ricerca di Dio.
Dio.
I titoli:
Omelie
di Don Giorgio Mazzanti, a cura di Edi Natali (Morcelliana, 2020).
Poesie
di Emily Dickinson (Giunti, 2022).
lunedì 21 aprile 2025
VENTISETTE - Quello che avreste voluto sapere ma che non avete mai osato chiedere.
Who? [Chi?] - What? [Che cosa?] -
When? [Quando?] - Where? [Dove?] - Why? [Perché?]
Si dice che per scrivere un
testo è buona norma rispettare questa regola.
Ebbene, se la conoscete,
scordatevela.
Vi parlerò di Ventisette
a braccio, rispondendo ad alcune “W”, ma non a tutte.
Lo farò in ordine sparso, lasciando a voi il gusto di indovinare la “W” di cui si sta parlando.
Attenzione, mi gioco la prima.
Ventisette è una
raccolta di racconti, versi ed emozioni.
Forse dovrei soffermarmi sul significato che ho attribuito a due di queste tre parole: versi ed emozioni.
Versi: chi mi conosce sa che non riesco a definire Poesia ciò che scrivo. Alcune volte ho usato l’espressione giochi di rime, quando queste ultime ci sono, altre volte giochi di versi. Ho troppo rispetto per la Poesia per definire tale un mio componimento.
Emozioni: si tratta di testi che non sono né racconti né versi, scritti in particolari momenti della mia vita e che hanno suscitato in me forti emozioni.
Avanti con la seconda.
Ventisette è il
risultato di un’operazione matematica.
Infatti se voi prendete il numero due (come le cifre che compongono il numero ventisette) e lo elevate per il numero delle “W”, otterrete trentadue (il risultato di due alla quinta). Se da questo sottraete il numero delle “W”, cioè cinque, il risultato sarà ventisette.
Chiaro, no? E pensare che a
matematica fui pure rimandato! Non lo sapevate? Ma come? L’ho anche scritto in almeno due libri.
Perdonatemi, ho scherzato un
po’.
Ma spesso la realtà è molto
più semplice di come può apparire o ci viene raccontata.
Niente di complicato, tutto
all’insegna della semplicità.
Ho scelto questo titolo perché
all’interno ci sono nove Racconti, nove Emozioni e nove Versi.
Tutti, tranne alcuni, sono già
noti ai più assidui lettori del Rifugio, perché di volta in volta, nel corso
del tempo, sono stati oggetto di post a loro dedicati.
Con due dei racconti inseriti ho partecipato ad altrettanti concorsi, piazzandomi benino. All’epoca, furono belle e inaspettate sorprese. Vi invito a dirmi quali sono quei due, secondo voi.
Con questa raccolta ho sentito il bisogno di ricominciare daccapo, resettare tutto e ripartire da zero, come quando iniziai nel 2004 e, proprio come allora, questo libretto ha una tiratura molto limitata, poche copie che saranno reperibili in pochissimi posti. Non ci sarà una seconda ristampa.
Alla fine, senza accorgermene
e scherzando un po’, ho usato quasi tutte le “W”.
In ogni caso, se volete pormi
qualche domanda, anche con le altre lettere dell’alfabeto, io sono a
disposizione.
Buona lettura.
E soprattutto…
Grazie.
venerdì 18 aprile 2025
Pasqua 2025: ritrovare l’umanità in tempi complessi
È cambiato poco rispetto allo
scorso anno. Anzi, se possibile è ancora peggio.
Il senso di smarrimento è quasi
palpabile.
Guerre, conflitti, violenze e
tensioni di ogni tipo diventano abitudine, le vite spezzate non fanno più
notizia. In molte parti del mondo, lontane e vicine, sembra che la disumanità
abbia preso il sopravvento.
In questo scenario, Pasqua arriva come
una pausa, un momento per fermarsi un attimo, respirare e guardarsi intorno con
più attenzione, per riscoprire quello che conta davvero.
Le notizie che ci giungono ci
ricordano che non bisogna mai dare per scontate la pace e la speranza e in un periodo
complesso come quello che stiamo vivendo, dove i valori che andavano bene ieri
sembrano non andare più bene oggi, la Pasqua potrebbe assumere un significato
ancora più profondo, un vero richiamo all’essenziale, un invito a non perdere
il senso dell’umano, a non smettere di credere che ogni gesto, anche il più
piccolo e apparentemente insignificante, possa fare la differenza.
Partire da noi stessi, dalle nostre
scelte quotidiane, con uno sguardo nuovo, per qualcosa di nuovo e di migliore.
E ricominciare.
Ad essere umani, per esempio.
Buona Pasqua.
giovedì 10 aprile 2025
Ventisette - Punto e a capo
Mentre con il romanzo sto sondando il cosiddetto mondo editoriale, con questo libro ho sentito la necessità di ripartire da zero, come
agli inizi.
Come allora, un numero limitato di copie, nessun codice ISBN, soltanto la voglia di
riprendere contatto con quel materiale tanto caro che da molto tempo avevo
accantonato, la carta, e il desiderio di far respirare aria nuova a delle storie
che non sono mai uscite dal mondo virtuale.
Come allora, questi libri percorreranno vie
impervie e alternative per approdare in pochissimi luoghi, diversi dalle librerie,
in cui saranno reperibili.
Come allora, mi sento come quel bambino al quale è stato detto che la sua prima bicicletta è stata ordinata e sta arrivando: non vedo l’ora di salirci e pedalare per intraprendere un nuovo viaggio.