sabato 18 agosto 2018

Bye bye ferie

Agosto è il periodo in cui la maggior parte delle persone va in ferie, parola che spesso coincide con vacanza.
C'è chi le aspetta tutto l'anno per godersele, per viaggiare, per rilassarsi, per divertirsi, o soltanto per staccare dalla quotidianità. C'è chi non ce la fa proprio a restare a casa, c'è chi si indebita pur di potere accarezzare un sogno.
Poi c'è chi non ce l'ha proprio le ferie, per motivi a volte anche tristi, c'è chi è costretto a restare a casa, c'è chi affronta il mese delle ferie (degli altri) senza nessun cambiamento.
Le città si svuotano, o così almeno sembra, e chi resta a casa pare apprezzare di più la nuova situazione, diventando "padrone", per un po', di qualcosa che durante tutto il resto dell'anno gli viene negato. C'è chi si sente più solo e c'è chi si sente ancora più solo.
Insomma, ce n'è per tutti i gusti, come durante tutto il resto dell'anno, per cui mi limiterò a parlare delle mie, di ferie. 
Il posto dove abitualmente trascorrevo parte di questo periodo adesso non esiste più, devastato dal terremoto.
Da allora, ogni anno, il ricordo torna inevitabilmente a quel luogo e quelle persone.
Da allora io la mia famiglia trascorriamo il periodo delle vacanze semplicemente a casa.
E in quel "semplicemente" ci sta un po' tutto, dal desiderio di godersi la famiglia tra le mura domestiche all'opportunità di godersi il silenzio delle strade, dalla possibilità di dedicarsi a quello che durante il resto dell'anno non riesce mai a quella di poter fare qualche lavoretto di casa che fa sudare e fa avvertire la fatica, ma che alla fine dà tanta soddisfazione.
Per pochi giorni è possibile riappropriarsi del proprio tempo, come quello di riprendere di nuovo in mano un libro (era ora, da quanto tempo!) e provare nuovamente il gusto di leggere senza dover guardare l'orologio, o come quello di riprendere a scrivere qualcosa, qui, in questo Rifugio deserto.
Alla fine ti rendi conto che di riposo, fisicamente parlando, ce n'è stato ben poco, ma quel poco ti ha fatto fare il pieno di carica e di energia per riprendere le attività abituali, quelle nuove e quelle che ritornano.

Bye bye ferie.
Alle prossime.



venerdì 3 agosto 2018

Sere d'estate


"Di giorno si prodigava e non faceva trapelare nessun disagio, ma spesso la notte, prima di andare a dormire, si sedeva sulla porta della sua capanna e si metteva a guardare il cielo e a pensare.
Da lì, con la fantasia si metteva a volare, a calcolare la distanza fra una stella e l’altra, la distanza che c’era fra la sua terra e quella terra. In breve tempo si perdeva completamente in quell’immenso mare di quelle piccole luci della notte. Ogni stella rappresentava la faccia di una persona e la più luminosa assomigliava a quella di sua madre." (da Al di là delle ombre)


Immagina una sera d'estate. Immagina di essere sdraiato su un lettino, con le braccia incrociate dietro la testa. Immagina di guardare il cielo dove sbrilluccicano tante piccole stelle.
Ecco, adesso smetti di immaginare e lascia volare la fantasia.