giovedì 31 marzo 2011

Aspettando la notte

Stasera prove di canto e adesso sto aspettando di ritrovare un certo equlibrio per prendere sonno. Probabilmente adrenalina da smaltire, ma non solo.
Il fatto è che da un paio di giorni sto elaborando un'iniziativa parallela all'evento di cui alla foto posta in alto a destra, una commedia musicale scritta da mio fratello, e allora il mio cervellino si è rimesso in moto per organizzare tutto quanto: la locandina, lo slogan, la disposizione delle immagini, le copie da portare, perché è una specie di salto nel buio: quanti altri pazzi avranno osato tentare di vendere libri prima e dopo uno spettacolo teatrale? Sarò io un pioniere o ci saranno stati altri incoscienti prima di me?
Non importa: mi sento vivoooo!
Però, che bello! Mi sembra di essere tornato a circa due anni fa, quando mi ero messo in viaggio con il mio Treno, che ancora una volta mi accompagnerà... al di là delle ombre (questa è venuta abbastanza ben!).

E poi si sente dire che i libri conciliano il sonno.
Ma quando mai?!

6 commenti:

  1. Ciao Maria,
    è sempre un piacere leggerti.
    Il periodo dell'organizzazione è uno dei più stimolanti e, nonostante non sia la prima volta, è come se lo fosse, perché vado ad esplorare un ambiente diverso dai quelli conosciuti fino ad ora, ben consapevole che le possibilità di insuccesso sono molto alte.

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  2. Ciò che conta è l'azione, caro Ben. Poi se il risultato è soddisfacente tanto meglio.
    Un po' come il viaggio, non credi?
    La parte più significativa e affascinante è sempre il percorso...
    Ciao. Buona giornata.

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  3. Sì, è vero, ma viste le finalità sarebbe bello dare anche un po' di concretezza all'azione.

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  4. Cara Maria e caro Ben, ciao!
    Vista la finalità, di indubbio valore, ti sentirai motivato per dare il meglio di te, ne sono certa, Ben.
    Ciò che comunque mi piace, nel leggerti in questo periodo, è il senso di vitalità, di energia costruttiva che stai vivendo. Bello.
    Continua così e sarà un successo.
    Alla prossima

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  5. E' vero, in questo periodo mi sento abbastanza creativo, una creatività che va tenuta un po' al guinzaglio, perché vuole andare dove vuole. Ho ripreso a scrivere, ho scritto alcuni testi che nelle mie intenzioni dovrebbero essere canzoni, ho "sceneggiato" delle canzoni vere per farne delle piccole rappresentazioni.
    In tutto questo però necessito della collaborazione altrui, come musicisti, ballerini, e simili.
    E questo potrebbe portare anche a... un niente di fatto.
    Però sono contento di queste nuove scoperte.

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