L’indomani visitammo alcune località, ma la più bella fra tutte fu l’isola di Capri: il luogo era incantevole, la compagnia ideale. Stavo veramente bene e decisi di godermi quei momenti che non sarebbero tornati mai più. Per un momento provai a pensare come sarebbe stato, alcuni anni prima, se ci fossi stato con Sabrina.
Stavamo ancora navigando su quel piccolo traghetto che ci portava all’isola quando Serena si avvicinò a me. Non le detti il tempo di dire niente e le presi subito la mano; insieme ci mettemmo a guardare la costa che si stava lentamente allontanando.
Lei mi sorrise e mi abbracciò. Cedetti di fronte all’atmosfera che si era venuta a creare e capitolai.
Contraccambiai quell’abbraccio e lì, in mezzo al mare, la baciai.
Un bacio vero, il mio primo bacio.
Passammo tutto il giorno insieme e questo fece ingelosire Cecilia, come ebbe modo di dirmi molti anni dopo.
Capri era meravigliosa: la costa, il panorama, le strade, le piazze, tutto mi sembrava più bello. Forse perché ero in compagnia di una ragazza.
Il tempo passò velocemente, ancora poche ore e anche la gita sarebbe terminata.
Una volta rientrati a scuola, con Serena ci incontrammo per pochi giorni nei minuti dell’intervallo.
All’inizio della settimana successiva mi recai in classe sua, ma lei non c’era.
Non tornò più. Smise di venire a scuola, senza un motivo apparente, senza dire niente nemmeno ai suoi compagni di classe.
Scomparve dalla mia vita con la stessa rapidità con cui c’era entrata, senza un avviso, senza una ragione, senza lasciarmi un recapito.
Pensai che non volesse di rivedermi.
Non cercai di rintracciarla.
Di lei mi rimane il ricordo del primo bacio.
Ed una fotografia sfocata.
Beh, caro Ben, meglio il ricordo dolce di una breve esperienza (un'esperienza-lampo, quella tua con Serena, direi), che il ricordo amaro di una lunga esperienza.
RispondiEliminaQui l'ho scritta e qui la nego.
Anzi ne rinnego la paternità...ehm...la maternità: è un vecchio plovelbio cinese. :-)
Ciao!
Eh sì, questi cinesi la sanno lunga!
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