Di Maria Rosa ci sarebbe molto da raccontare, perché le nostre vite si sono intrecciate per circa nove anni, da quella gita all’Isola d’Elba.
Il modo in cui l’ho conosciuta, i nostri incontri a scuola fra un’ora e l’altra, le nostre telefonate, i nostri incontri in città o i miei viaggi in montagna, prima con il mio cinquantino e poi con la macchina, il momento in cui le comunicai che mi ero fidanzato con Cinzia, gli scambi di lettere durante il servizio di leva. Non siamo mai stati insieme, e credo che questo sia dipeso dal fatto che i nostri sentimenti non hanno viaggiato in maniera sincronizzata. Ho avuto la sensazione che lei provasse qualcosa per me quando io non provavo lo stesso sentimento per lei, e viceversa. Tuttavia ci siamo frequentati, da amici, a lungo, passando anche attraverso periodi di incomprensioni e malintesi.
Io, con lei, ho avuto anche molte cadute di stile, delle quali mi sono accorto quando ormai era troppo tardi. Poi il telegramma con il quale mi fece gli auguri in occasione del mio matrimonio segnò la fine di ogni comunicazione.
Ancora oggi penso qualche volta a lei. Mi piacerebbe sapere come sta, se è sposata, cosa fa, dove abita. Ma sono tutte domande che rimangono senza risposta.
Di lei, oltre ai ricordi, conservo tutte le lettere che mi ha scritto, chiuse in una scatola insieme alle mie cose del periodo del servizio di leva.
Mi piacerebbe aprire quella scatola e mettermi lì, con calma, a rileggere tutto quanto.
Ma mi rendo conto che la velocità della vita attuale rende difficile anche solo trovare il tempo per farlo. E così rimando, rimando sempre a un periodo successivo. E questo periodo non arriva mai.
“Cara Maria Rosa, spero che tu abbia trovato una persona che si sia presa cura di te, che ti ami e che ti stia rendendo felice. Spero anche che tu abbia potuto perdonarmi per tutte le volte che mi sono comportato nel modo che non meritavi.
Abbiamo passato insieme un lungo periodo della nostra vita, poi ci siamo persi, forse nel tentativo di cercare qualcosa di più grande e d’importante nel nostro rapporto, senza renderci conto che l’amicizia che ci legava era già la cosa più bella che potessimo desiderare.”
Ho voluto riassumere così il lungo capitolo scritto in origine. Ho riportato integralmente solo l’ultima parte. Ho incontrato nuovamente Maria Rosa lo scorso anno, virtualmente su Facebook.
Successivamente l’ho vista sulle tribune di una piscina durante una gara di nuoto.
Non ho avuto modo di parlarci.
È possibile un'amicizia fra un uomo e una donna? E fino a che punto?
RispondiEliminaSono sufficienti due giorni di punizione, la testa cosparsa di cenere e le vesti stracciate, per essere perdonata? Spero di sì. :-)
RispondiEliminaBuongiorno!
Sì, sì, che è possibile l'amicizia tra un uomo e una donna. Se così non fosse io dovrei rinunciare a buona parte dei miei amici e questo non mi sta mica bene, ragazzi!
Fino a che punto? Beh...fino a quando uno/a dei due non si invaghisce dell'altro/a.
Se uno/a dei due si invaghisce...allora cominciano i "guai". ;-)
Buon pomeriggio.
Possibile, certo. Tuttavia, per quanto riguarda la mia esperienza, non ho potuto fare a meno di constatare che queste amicizie subivano uno stop al momento dell'innamoramento di uno dei due.
RispondiEliminaMi è capitato di smarrire delle amiche quando mi sono fidanzato, ma anch'io mi sono allontanato nel momento in cui loro di mettevano insieme a qualcuno.
Io, intendiamoci, lo facevo per il bene della coppia, la loro. :-))
Tornando serio: con alcune amiche, le strade si sono nuovamente incrociate quando tutti ci eravamo, come dire?, sistemati.
Questo se vogliamo è un limite fra amicizie uomo/donna, meno marcato fra amicizie dello stesso sesso.
Sempre secondo la mia esperienza.
'notte.
Il nostro tombeur de fem...ehm...Ben lo faceva per il bene della coppia.
RispondiElimina"Il naufragar m'è dolce..."
Buonasera!
Credo che sia normale allontanarsi, perdere i contatti come amici, nella fase dell'innamoramento: esiste soltanto (o soprattutto) la persona di cui si è innamorati e si tende a trascurare gli altri affetti.
Infatti, quando l'innamoramento si è trasformato in amore si ritrova il piacere di "tornare tra gli altri", sulla terra, insomma.
Comunque, caro Ben, nel rispondere alla tu' domanda "E fino a che punto?" mi riferivo al rischio/alla possibilità che uno dei due (l'amico o l'amica) si innamori dell'altro (l'amica o l'amico).
Adesso come la si mette? :-)
Buona serata
Sto gustando un Bacio Perugina.
RispondiEliminaNon potendo condividere con voi il piacere del cioccolatino, condivido il pensiero del bigliettino, contenti?
"Dove sono gli amici, lì sono le ricchezze" (Plauto).
Good night
Eh, i baci Perugina la sanno lunga, praline di saggezza.
RispondiEliminaMai utilizzare con un toscano l'espressione "tombeur de fem...", perché la tendenza è quella di aggiungere una consonante al posto giusto e la frittata è fatta!
Venendo alla tu' risposta: non credo sia frequente innamorarsi fra amico e amica e viceversa. Credo che sarebbe bellissimo, una relazione veramente completa, con il rischio grandissimo di veder crollare tutto qualora le cose non andassero bene.
Facendo mente locale, non mi viene in mente una sola coppia di mia conoscenza che abbia avuto origine da una profonda amicizia precedente.
Comunque, nel caso in cui ciò avvenisse, il rapporto assumerebbe connotazioni diverse e a mio avviso non si potrebbe parlare più, propriamente, di amicizia.
Sbaglia, invece secondo me, chi, una volta fidanzato interrompe ogni rapporto con il mondo per vedere solo il partner. L’amore è un sentimento troppo bello, che va vissuto e non recluso.
Buona giornata.
Basta una consonante per fare una frittata, Ben?! E io che credevo servissero le uova!
RispondiEliminaIo parlavo di "invaghirsi", non di innamorarsi.
Poi un'altra considerazione: l'innamoramento finisce. Sempre!
Non crediamo alle persone che dicono "Siamo innamorati come quando ci siamo incontrati". Non è così.
L'amore è un'altra cosa: può durare per tutta la vita (se va bene), ma è in continua trasformazione.
Forse ho divagato tanto.
Cosa succede?
Buona serata
Perchè, uova quante consonanti ha?
RispondiEliminaQuello potrebbe essere l'amore a prima vista, il ben-noto colpo di fulmine.
Credo anch'io che sia difficile, possibile, ma improbabile.
C'è qualcuno che entra nel Rifugio e che si è innamorato a prima vista? Se sì, ce lo racconti, svp.
L'amore si trasforma? Sì credo anch'io che sia così, un sentimento dinamico, in sintonia con i cambiamenti, evoluzioni, trasformazioni di chi lo prova, dall'amore eterno alla rottura.
Piuttosto ci sarebbe da chiedersi perché oggi sono sempre di più le rotture.
Volevo dire, caro Ben, che il fatto di isolarsi dal gruppo degli amici abituali durante la fase dell'innamoramento (transitoria) non è uno sbaglio - secondo me - ma un desiderio (passeggero, per fortuna) di stare sempre e soltanto con la persona di cui ci si è innamorati.
RispondiEliminaPoi passa...passa.
Ciao!
Vabbè...l'Anonimo sono io, lo confesso. :-)
RispondiEliminaBuona giornata.
L'importante è che, quando passa, intorno non sia rimasta solo terra bruciata.
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