Vi dico cosa ho fatto oggi. Ho fatto i bomboloni con la crema. Alcuni amici sono venuti a casa e mia ed insieme li abbiamo divorati tutti!!! Approfittando della splendida giornata, successivamente siamo andati a passeggiare e, al crepuscolo, siamo rientrati a casa. Come i bimbi dopo essere stati all'aria aperta, adesso siamo un po' stanchi, ma contenti per il piacevole pomeriggio trascorso.
Caro Ben, grazie del passaggio con saluto. I giorni festivi sono chissà perché, senza programmi, arrivano come le meteoropatie. Bella giornata. Convegno scacchistico per il consorte, io all'arboreto con la macchina fotografica. Un libro di H. Hesse per mantenere l'abitudine della lettura. Il rientro.
PS: prima o poi riuscirò ad inserire il tuo indirizzo nel mio blog? ciao
Ciao Ben, ho trovato il tuo rifugio segreto. Fammi sapere per venerdi prossimo. Nel frattempo mi sto esercitando con Calvino.
Ciao da Gio
« L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l' inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. » (Italo Calvino, Le città invisibili, 1972)
Gio, benvenuto! Io sono un inguaribile ottimista e propendo per la seconda opzione, perchè non tutto è inferno, anche se in momenti particolari sembra che tutto remi contro di te e che tutto lo sia.
Vi dico cosa ho fatto oggi.
RispondiEliminaHo fatto i bomboloni con la crema. Alcuni amici sono venuti a casa e mia ed insieme li abbiamo divorati tutti!!!
Approfittando della splendida giornata, successivamente siamo andati a passeggiare e, al crepuscolo, siamo rientrati a casa.
Come i bimbi dopo essere stati all'aria aperta, adesso siamo un po' stanchi, ma contenti per il piacevole pomeriggio trascorso.
Caro Ben, grazie del passaggio con saluto.
RispondiEliminaI giorni festivi sono chissà perché, senza programmi, arrivano come le meteoropatie. Bella giornata.
Convegno scacchistico per il consorte, io all'arboreto con la macchina fotografica. Un libro di H. Hesse per mantenere l'abitudine della lettura. Il rientro.
PS: prima o poi riuscirò ad
inserire il tuo indirizzo nel mio blog? ciao
Ciao Ben, ho trovato il tuo rifugio segreto. Fammi sapere per venerdi prossimo. Nel frattempo mi sto esercitando con Calvino.
RispondiEliminaCiao da Gio
« L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l' inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. »
(Italo Calvino, Le città invisibili, 1972)
Gio, benvenuto!
RispondiEliminaIo sono un inguaribile ottimista e propendo per la seconda opzione, perchè non tutto è inferno, anche se in momenti particolari sembra che tutto remi contro di te e che tutto lo sia.