venerdì 31 ottobre 2008
giovedì 30 ottobre 2008
Il peso delle parole...
Dire la verità. Sembra facile.
E se la verità fosse peggio del silenzio, che fare?
E' meglio rivelare una verità sconvolgente o è meglio tacere?
E se la verità fosse peggio del silenzio, che fare?
E' meglio rivelare una verità sconvolgente o è meglio tacere?
lunedì 27 ottobre 2008
L'aspetto della scrittura che più mi piace è...
... la perdita del controllo dei miei personaggi.
Quando scrivo ho in mente un certo percorso. Poi mi faccio prendere dalla scrittura e mi capita di lasciare andare i personaggi a briglia sciolta, scivolando via verso strade non previste precedentemente. Così facendo vado inevitabilmente a crearmi degli ostacoli perchè sono costretto a studiare ulteriori soluzioni per riportare i protagonisti sulla via maestra. Non sempre è facile e finisco per trovarmi in una situazione di stallo. Ma non mi faccio prendere dallo sconforto, anzi, le rotelle cominciano a girare ancor di più, fino al momento in cui, aspettando pazientemente, arriva l'idea che più mi piace.
E allora via, tolgo il freno a mano e riparto, con maggiore slancio e con la soddisfazione di aver vinto un'altra piccola sfida.
domenica 26 ottobre 2008
Non sono sicuro di saper leggere
Voglio riallacciarmi ad un post di alcuni giorni fa sul tempo che dedichiamo alla lettura.
Discorrendo con alcuni amici, leggendo i vari messaggi sui blog, ma anche ricordando i tempi della scuola, mi sono reso conto che ci sono delle persone che, utilizzando lo stesso tempo, riescono a leggere molto di più, perchè leggono più velocemente di altri.
Allora mi domando: ma ci sono delle tecniche di lettura che rendono capaci di essere più veloci, senza per questo perdere niente di quello che leggiamo? O più semplicemente sono doti personali?
mercoledì 22 ottobre 2008
Libri che fanno ridere
Credo che sia più facile far ridere parlando piuttosto che scrivendo.
Ci sono dei libri che vi hanno fatto ridere? Quali sono?
Ci sono dei libri che vi hanno fatto ridere? Quali sono?
lunedì 20 ottobre 2008
Crisi finanziaria e fame nel mondo
Ho avuto modo di ascoltare, in un'intervista, la cifra che annualmente servirebbe per togliere la fame a circa 860 milioni di persone che lottano quotidianamente per la sopravvivenza: 30 miliardi di dollari. Non sono stati trovati.
Nella stessa intervista sono state citate alcune cifre (migliaia di miliardi di dollari) che nel giro di pochi giorni sono stati stanziati dai vari governi per salvare le banche dalla crisi che si è abbattuta sui mercati finanziari.
Questo abbinamento mi ha fatto sorgere dubbi e domande.
Si sta facendo il massimo per sconfiggere la fame nel mondo? C'è o non c'è interesse a farlo?
E perchè?
domenica 19 ottobre 2008
Giorni festivi
Cari amici,
come trascorrete i giorni di festa?
A quali attività vi dedicate? O preferire riposarvi e disintossicarvi dalle tossine accumulate in settimana?
Amate la solitudine, la compagnia dei familiari, oppure l'allegria di un incontro con amici?
giovedì 16 ottobre 2008
Quando e quanto leggete?
Non riesco a trovare molto tempo e questo mi impedisce di leggere quanto vorrei. Ci sono tanti autori che vorrei conoscere, ma mi rendo conto di andare molto lentamente, perchè l'unico momento che ho a disposizione per leggere è la sera quando, ormai disteso nel letto, aspetto l'ora di addormentarmi. Ma a volte si tratta di poche pagine, e allora per terminare un libro impiego tantissimo tempo. Altre occasioni sono rare o saltuarie.
In questi giorni di riposo forzato è andata meglio: ne ho letti tre, ma credo che il motivo principale di questo exploit sia dovuto al fatto che erano di facile approccio. Dovevo arrivare all'ultimo libro dei sette che compongono Le cronache di Narnia, perchè è quello che prossimamente andremo a mettere in scena qui dalle mie parti e pertanto dovevo conoscere anche gli "arretrati".
Spesso quando leggo di gente che legge tantissimo mi domando: ma come fa?
E la domanda la pongo anche a voi.
P.s: la risposta "smetti di scrivere sul blog e vai a leggere" non è ammessa.
sabato 11 ottobre 2008
giovedì 9 ottobre 2008
Aprire un blog: il mio perchè
Questo è il mio secondo blog, ma non per manie di grandezza.
Il primo, http://robertobenassai.spaces.live.com/, l'ho aperto per un motivo che appena pochi anni fa non avrei mai immaginato: alcune persone erano interessate a ciò che facevo con questa bizzarra passione della scrittura e mi dicevano di avvertirle qualora avessi fatto qualcosa di nuovo. A dire la verità non ero preparato a una richiesta del genere, ma mi fece enorme piacere. Allora cominciai a studiare il modo di mettere in rete qualche notizia che riguardava me e la mia passione per la scrittura e feci un piccolo sito gratuito, che esiste tuttora, ma che non offriva grandi servizi.
Fu così che aprii il blog e lì misi tutte le (poche) esperienze che potevo mettere: i miei libri, la mia musica, le mie interviste, le foto, i miei giochi di rime, i miei progetti. Insomma, una specie di quadro generale sulle mie passioni.
Ma scrivendo quei giochi di rime, quei libri, quel blog, quei mini racconti, ecc. mi sono reso conto che cresceva in me la voglia di scrivere, ma soprattutto la voglia di comunicare.
La breve esperienza del forum, sul Corriere della Sera, mi ha permesso di incontrare persone con interessi analoghi e allora il blog è diventato uno strumento per confrontarsi, per scambiarsi idee, opinioni e, perchè no, critiche, con la convinzione che tutto questo possa solo arrichire, sotto vari aspetti, non solo quello della scrittura.
Successivamente ho appreso, dai miei amici scatenati del Makitevole Show, come fare qualcosa di più snello per poter comunicare con gli altri, per avere una messaggistica quasi istantanea per una comunicazione più rapida e più fluida. Ho pensato così di aprire il Rifugio di Roberto, per dare sfogo alla mia incontinenza comunicativa, lasciando l'altro blog per permettere alle persone che incontro nel web, qualora lo volessero, di poter sapere qualcosa in più sulla persona con cui stanno comunicando.
E fino quando ci sarà qualcuno che fa capolino per dare un'occhiata, continuerò a tenerli aperti, perchè questo vorrà dire che c'è chi è interessato a sapere cosa faccio, dovesse essere anche uno solo.
Quando tutto questo non succederà più, allora chiuderò i battenti, con la stessa velocità con cui si clicca su una nuova pagina web.
mercoledì 8 ottobre 2008
Presentazione libro (non mio)
Sono da poco tornato a casa.
Sono stato ad una presentazione di un libro che si è tenuta presso la biblioteca di Montemurlo, il paese in cui abito. L 'autrice Ritanna Armeni, scrittrice e giornalista, presentava il libro "Prime donne", una riflessione su donne e potere (che non arrivano ad avere).
La cosa che più mi ha incuriosito era lo scarso numero di uomini. Su una cinquantina di persone ne ho contati quattro, forse cinque in alcuni momenti.
Considerato ciò ho scambiato una battuta con la mia amica della biblioteca, che poi è la stessa che lesse un brano del mio libro durante la presentazione dello scorso anno: " Non sapevo che l'ingresso fosse riservato solo alle donne. E ora dove mi nascondo?"
La serata ha avuto l'impronta del talk show; l'atmosfera mi è sembrata fredda, con domande effettuate da donne più o meno impegnate in politica, quella locale, con punte interessanti, ma anche con momenti di noia mortale e alcune lacune. Per dirne una: il titolo del libro l'ho dovuto leggere sul programma perchè nessuno l'ha detto. E dire che sono stati letti anche alcuni brani.
Probabilmente si dava per scontato il fatto che tutti lo sapessero, vista la notorietà dell'autrice, volto noto per essere stata conduttrice di programmi su LA7.
A parte questo, la questione è seria: perché le donne non arrivano al comando? Sono state avanzate molte ipotesi, tutte vere e tutte opinabili.
A me piacerebbe vederle nella cabina di regia di un paese, ma dalle riflessioni di questa sera mi è parso che loro stesse, per prime, non siamo convinte della loro forza e delle loro capacità.
Ma se riuscissero ad arrivarci, sono convinto che farebbero meglio degli uomini e comunque non peggio di loro.
E voi, che ne pensate?
Sono stato ad una presentazione di un libro che si è tenuta presso la biblioteca di Montemurlo, il paese in cui abito. L 'autrice Ritanna Armeni, scrittrice e giornalista, presentava il libro "Prime donne", una riflessione su donne e potere (che non arrivano ad avere).
La cosa che più mi ha incuriosito era lo scarso numero di uomini. Su una cinquantina di persone ne ho contati quattro, forse cinque in alcuni momenti.
Considerato ciò ho scambiato una battuta con la mia amica della biblioteca, che poi è la stessa che lesse un brano del mio libro durante la presentazione dello scorso anno: " Non sapevo che l'ingresso fosse riservato solo alle donne. E ora dove mi nascondo?"
La serata ha avuto l'impronta del talk show; l'atmosfera mi è sembrata fredda, con domande effettuate da donne più o meno impegnate in politica, quella locale, con punte interessanti, ma anche con momenti di noia mortale e alcune lacune. Per dirne una: il titolo del libro l'ho dovuto leggere sul programma perchè nessuno l'ha detto. E dire che sono stati letti anche alcuni brani.
Probabilmente si dava per scontato il fatto che tutti lo sapessero, vista la notorietà dell'autrice, volto noto per essere stata conduttrice di programmi su LA7.
A parte questo, la questione è seria: perché le donne non arrivano al comando? Sono state avanzate molte ipotesi, tutte vere e tutte opinabili.
A me piacerebbe vederle nella cabina di regia di un paese, ma dalle riflessioni di questa sera mi è parso che loro stesse, per prime, non siamo convinte della loro forza e delle loro capacità.
Ma se riuscissero ad arrivarci, sono convinto che farebbero meglio degli uomini e comunque non peggio di loro.
E voi, che ne pensate?
lunedì 6 ottobre 2008
Libri in uscita
Fra i libri in uscita mi viene in mente quello di un esordiente, edito da una importante casa editrice.
L'agormento che riguarda gli esordienti affascina molti gli internauti, almeno così mi è parso di capire frequentando sporadicamente i forum della rete. Spesso perchè ci sono esordienti che arrivano subito al grande pubblico, supportati da grandi case editrici e da una macchina pubblicitaria che ne fa autori di spicco a prescindere dal valore letterario dell'opera.
Mi riferisco al primo libro del mio quasi concittadino Giorgio Panariello. Come artista può piacere oppure no. A me piace.
E come scrittore?
Dite la vostra.
L'agormento che riguarda gli esordienti affascina molti gli internauti, almeno così mi è parso di capire frequentando sporadicamente i forum della rete. Spesso perchè ci sono esordienti che arrivano subito al grande pubblico, supportati da grandi case editrici e da una macchina pubblicitaria che ne fa autori di spicco a prescindere dal valore letterario dell'opera.
Mi riferisco al primo libro del mio quasi concittadino Giorgio Panariello. Come artista può piacere oppure no. A me piace.
E come scrittore?
Dite la vostra.
Grazie amici...
Siete i benvenuti e cercherò di offrire spunti affinchè possiate continuare a rifugiarvi qui di tanto in tanto o quando ne avrete voglia.
domenica 5 ottobre 2008
David Grossman
Questa sera, guardando la trasmissione televisiva Che tempo che fa, una delle poche che seguo, ho ascoltato l'intervista rilasciata da David Grossman. Ho trovato le sue parole molto interessanti e mi ha incuriosito. Non lo conosco come autore, per cui chiedo: c'è qualcuno che ne può parlare?
Ciao
Ciao amici,
mi chiamo Roberto e ho appena aperto questo spazio sul web.
Questo sarà il mio rifugio, per parlare, anzi scrivere, delle mie passioni: la scrittura, la lettura, la musica, lo sport e altre ancora che di volta in volta verranno chiamate in causa.
Nel mio rifugio cercherò di accogliere anche gli internauti che vorranno farvi tappa e che avranno voglia di condividere con me quelle passioni.
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