Mercoledì scorso è stata giocata la finale di un torneo di calcetto intitolato alla memoria di un collega morto per infortunio sul lavoro circa un anno e mezzo fa.
All'epoca scrissi un post intitolato La sosta, dal quale ho ricavato una canzone, adattata ad una musica già esistente, che è stata fatta ascoltare prima della premiazione della squadra vincente.
All'epoca scrissi un post intitolato La sosta, dal quale ho ricavato una canzone, adattata ad una musica già esistente, che è stata fatta ascoltare prima della premiazione della squadra vincente.
Sono stati minuti di intensa emozione che ognuno ha vissuto in maniera personale, soprattutto chi ha conosciuto la persona in questione. Alla fine è arrivato un applauso che è terminato soltanto quando lo speaker ha deciso di riprendere la parola.
Caro Ben, si avvertono nella voce l'emozione e il trasporto nell'eseguire questa bella canzone.
RispondiEliminaSi avverte nelle parole il senso di vuoto lasciato da un amico che ci lascia. Ma per fortuna resta la speranza. Di rivedersi, di riabbracciarsi, un giorno.
Bravo.
Ciao
Ciao Ines.
RispondiEliminaTi ringrazio.
Certo è che la musica mi ha aiutato molto.
E qui ci sarebbe da accettare una sfida ulteriore.
A presto.
Aspetto con ansia che tu ci annunci di aver accettato un'altra sfida, caro Ben.
RispondiEliminaSalutoni
P.S. Ho notato una ripetizione cacofonica nel mio commento precedente: "vuoto lasciato da un amico che ci lascia". Chiedo scusa. Ormai è andata. :-)
La sfida è già lanciata ma, contrariamente alle precedenti, questa volta non potrò essere da solo. Non è semplice, ma ci sto provando. Spero di poterti dire, presto, che la sfida è stata accettata. In caso contrario riporrò un progetto nel cassetto in vista che maturino i tempi.
RispondiEliminaNel frattempo, le rotelline continuano a girare.