giovedì 27 novembre 2008

La lettura è una droga?

Dopo aver terminato di leggere l'ultimo libro avevo pensato di concedermi una pausa.
Mi sono detto: adesso aspetto i libri che ho ordinato su internet e nel frattempo mi riposo.
I libri ordinati non sono ancora arrivati e non ho resistito nemmeno tre giorni senza qualche pagina da sfogliare! Sono andato in biblioteca e ho preso un altro libro in prestito.
Considerato che come lettore sono nato tardivamente, credo di aver preso un ritmo di lettura costante, cosa inimmaginabile soltanto un lustro fa. Infatti, da quando ho iniziato a scrivere con una certa continuità, ho trovato altrettanto invitante la lettura. Adesso le due cose vanno in parallelo e se vedo il comodino sguarnito sembra che mi manchi qualcosa.
Ma la lettura, non sarà mica una droga?

12 commenti:

  1. Oh, sì!
    Crea dipendenza e richiede qualità sempre più sofisticata per soddisfarti.
    Sostanziale la differenza con l'"altra" droga: questa "nostra" il cervello te lo sveglia, l'altra te lo spappola purtroppo.
    Cosa hai preso di bello in biblioteca?
    Maria

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  2. Hai detto proprio bene, Maria.
    Poichè tengo in considerazione i suggerimenti degli amici, ho preso "Opinioni di un clown".

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  3. Molto interessante, oltre che doloroso. E poi è scritto benissimo.
    Mi era piaciuto tanto e mi piacerebbe rileggerlo ma ho talmente tanti libri che mi aspettano..
    Come si fa Ben, bisognerebbe avere mille vite.
    Mi rimetto al lavoro.
    Buona giornata e buona lettura,
    Maria

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  4. A chi lo dici!
    Io mi sento come in una costante rincorsa. Ci sono così tanti titoli e autori che vorrei leggere e che non riesco a leggere.
    Intanto si prosegue, poi si guarda fin dove si arriva.
    Buona giornata anche a te.

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  5. Torno un attimo sull'argomento.
    Una persona a me cara mi ha scritto dicendomi che vede la lettura come cibo, cibo per l'anima.
    Spero che mi perdoni per aver riportato le sue parole in questa sede, ma trovo questa definizione molto più appropriata: cibo, non droga.
    Grazie.

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  6. Io la definisco da sempre "nutrimento per l'anima". E spesso vengo presa in giro (affettuosamente ma anche no..)perchè lo dico in tono estasiato..
    Non credo che i due termini, droga e cibo, non siano compatibili: in fondo del cibo non possiamo fare a meno.
    Maria

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  7. Con la differenza che il cibo è necessario.

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  8. Buongiorno, amici!
    Io parto con 'Anna Karenina'.
    e... sì, sono perfettamente d'accordo: la lettura ci è necessaria come l'aria che respiriamo.

    Un'amica mi ha citato una frase di una scrittrice famosa (Non ricordo chi, forse la Yourcenar):

    Chi si avvicina ai libri non sarà mai solo

    o qualcosa del genere.
    ho mal di testa, torno a cuccia.

    Ben, fammi sapere cosa ne pensi di 'Opinioni di un clown'. se vuoi posta il commento sotto i miei, ok?

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  9. Sono ancora un po' indietro con la lettura di quel libro. In questi giorni mi sono dedicato piuttosto alla scrittura, ma dovendolo restituire entro Natale, nei prossimi giorni ci darò dentro.

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  10. Caro Ben, la lettura credo sia una piacevole abitudine. Se hai acceso la curiosità, non ti ferma nessuno, continui a cercare come un entomologo.
    ciao
    anna maer

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  11. Lettura anche come continua ricerca di sapere.

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