domenica 16 novembre 2008

Amicizia reale e amicizia virtuale

Amicizia.
Dal vocabolario Zingarelli ed. 2005 (reale): affetto vivo e reciproco fra due o più persone.
Da Sapere.it (virtuale): il legame affettuoso fra due o più persone, nato dalla consuetudine e da affinità di sentimento, tenuto saldo da una reciproca stima e considerazione.
Nella vita reale queste persone si incontrano, si vogliono bene, parlano, ridono, litigano, piangono, scherzano, si confidano, si vedono, si ascoltano, si toccano e chi più ne ha ne metta.
Insomma, sono in carne ed ossa.
Nel silenzio di una pagina web assume un significato importante ciò che scriviamo e come lo scriviamo, perchè è attraverso le nostre parole che cerchiamo di dare l'idea di chi siamo, di cosa pensiamo, di cosa proviamo, di cosa facciamo, parole che, comunque, suoneranno sempre con la voce di chi legge.
E se non venissero comprese? Se fossimo uno davanti all'altro magari basterebbe un semplice gesto a far capire subito tutto, ma sul web questo non è possibile.
Comunichiamo con persone identificate spesso con un nick name, poi attraverso gli interventi cominciamo a conoscerci, a scambiarci qualche notizia che ci riguarda, ma siamo ancora, nella maggior parte dei casi, senza un volto e senza una vera identità. Eppure sentiamo che ci sono affinità che ci uniscono, come un interesse, un pensiero, un'emozione condivisa che magari non siamo stati in grado di comunicare nemmeno ad un amico in carne ed ossa.
Ci accorgiamo che abbiamo trovato qualcuno che non ci è indifferente e ci piace continuare questo rapporto fatto di mail, post e commenti, scoprendo che abbiamo sempre qualcosa da dire.
Subentrano la stima, la considerazione, ma si può parlare anche di amicizia? E come potremmo definirla?

6 commenti:

  1. Ciao Ben,
    ecco cosa scrive il grande Manlio Sgalambro:

    Amici, non ci sono amici

    il rosso marziano illumina le notti
    e il balenare dei sogni ne riluce
    che bel rosso, amici
    contubernali, compagni di pranzi e di cene
    spezziamo il pane, facciamo mille atti assieme
    l’adorabile tempo ci conduce
    lo strepitoso esordio di una marcia
    il fremito dei boschi, il vento mi disperde in mille rivoli
    tra i frassini
    sono pieno di echi, tramite sono di vita
    mi respiro come aria pura
    le imprese straordinarie di un eroe
    i mille astuti agguati di un bandito
    sono meno complicati del gesto di un amico
    la scoperta di un nuovo continente
    l’irresistibile ascesa di un capo
    il pianto sfrenato di una vedova
    nulla sono in confronto al gesto di un amico
    amici
    un detto greco dice: “Non ci sono amici”
    Ma che m’importa dei greci

    Manlio Sgalambro

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  2. Ciao Ben,
    non so se possiamo considerarla amicizia. Si abusa tanto di questo termine..
    L'amicizia "in trincea", quella reale, per intenderci, è quella che richiede sopportazione, comprensione, rispetto, generosità e molto altro ancora.
    Dici bene: a volte ai compagni di blog si comunicano più cose di quante se ne raccontino ad un amico in carne ed ossa. Anche il modo di porsi è differente. Forse meno problematico, sicuramente più immediato. Quante volte con gli amici diciamo: fatti sentire, organizziamo qualcosa, non ho tempo, ecc. ecc. In un forum o nel blog, anche un attimo prima di andare a dormire (io in questo momento) posso lasciare un messaggio per chi avrà voglia di leggerlo. Non mi sognerei di chiamare un amico in questo momento anche se con alcuni potrei farlo.
    Via via che si approfondisce la conoscenza, soprattutto quando si passa alle mail personali, le cose cambiano, si rafforzano. Si ha modo di scambiarsi opinioni dirette e non più in condivisione con un gruppo. In quel caso si tratta comunque di una forma di amicizia. Ci si preoccupa per i problemi dell'altro. Si condividono esperienze. Spesso ci si incontra e ci si conosce finalmente ma non è determinante per stabilire una sintonia.
    Ecco, la chiamerei più "sintonia". Se la si avverte si continua su quella frequenza, altrimenti ci si sintonizza altrove.
    Ora che l'ho scritto però mi rendo conto che anche per l'amicizia reale è la stessa cosa. Quanti amici si "seminano" per strada perchè non più "sentiti" con la stessa intensità di un tempo?
    Caro Ben, chissà cosa credevo di dire. Mi sa che ho girato in tondo e mi sono ritrovata al punto di partenza..
    Dai, vado a recuperare un po' di lucidità con una buona dormita, spero!
    Buonanotte,
    maria

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  3. Ma che m'importa dei greci, dice Manlio Sgalambro.
    E se non gli importa dei greci non gli importa nemmeno del detto, Per cui gli amici ci sono e c'è chi non fa distinzione fra reali e virtuali.
    Ho proposto sull'altro blog lo stesso post. Hanno commentato in due. Uno dice che l'amicizia diventa tale quando si passa dal virtuale al reale. L'altro dice di preferire quella virtuale. La questione sembra essere molto soggettiva.

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  4. io sono perfettamente d'accordo con maria.
    bisognerebbe disquisire a lungo su cosa si considera per amicizia vera: la durata? la stima reciproca? la fiducia?
    Nella vita ho ricevuto prove di amicizia da persone che mi sono state vicine in momenti terribili, poi sono del tutto scomparse.
    io e la mia migliore amica (che termine da adolescente, lo detesto) non ci sentiamo MAI, ma quando ci vediamo ci accorgiamo che l'affetto tra di noi è immenso e non cambierà...
    come roberto sono un'ottimista, mi piace conoscere gente, mi affeziono subito e, essendo di una bontà imbarazzante, continuo imperterrita a prendere fregature storiche (l'ultima un mese fa).
    be', amici miei, almeno vivo. starsene chiusi nel proprio giardinetto, timorosi di essere imbrogliati non porta da nessuna parte, non trovate?
    per cui prendo le misure, accetto quello che una persona ha di buono e via andare...

    un bacio a tutti e due.

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  5. ciao Ben, eccomi dopo il giretto.
    Amicizia, è almeno interesse verso l'altro.
    ciao è notte

    anna maer

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  6. ecco, direi che sei un amico gentile,
    grazie


    anna maer

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