Bello spunto, caro Ben. Pormi - e porre! - meno domande: questa potrebbe essere una delle cose da cercare da me stessa. Accontentarmi delle risposte pronte, insomma, e smettere di stare sempre a chiedermi (e a chiedere) per approfondire e approfondire ancora. Pensi che sia una buona idea? Però ... ho già i miei "però", come al solito. Ciao
Cara Ines, non credo che sia una buona idea. Già ti sei posta una domanda per darti una risposta. Credo che il chiedere e chiedersi sia parte della nostra natura, forse spinti dalla curiosità di sapere qualcosa in più, per noi stessi, per il nostro bagaglio, per la nostra crescita, per una migliore conoscenza di noi stessi. Certo, chi non si pone troppe domande magari vive meglio, ma credo anche che viva una vita un po' più piatta, anzi sciapa (come dicono dalle tue parti). Chi si contenta gode, dice un vecchio adagio popolare. Sì, magari per le cose materiali può essere così, ma per il nostro io interiore? Davvero dobbiamo accontentarci? Credo che uno sforzo debba esser fatto.
Risparmiarsi non esiste, se l'obiettivo è crescere interiormente, arricchire le proprie conoscenze, la propria cultura e, dunque, se stessi: concordo con te, caro Ben. Mi hai bruciato sui "però", dunque. E va benissimo così. Allora: cercare da me stessa la parte migliore. Ammesso che ci sia. Buona serata
Ci sarà pure una parte migliore, se non in senso assoluto, in senso relativo, cioè il meglio che possiamo, in un contesto, in un momento. Poi, è chiaro, le cose possono cambiare e allora c'è bisogno di un... aggiornamento.
Confesso che comincio a preoccuparmi, caro Ben: questo tuo anticipare le mie riflessioni... Hai forse ricevuto una sfera di cristallo, tra i regali di Natale? Aggiornamenti, aggiustamenti, revisioni (non delle automobili!): sono in questa fase, sotto diversi punti di vista. A presto
Ciao, Ben.
RispondiEliminaCosa cercare da se stessi? Ciò che possiamo trovare soltanto dentro noi stessi.
Intanto ci rifletto un po' su, ok?
Un saluto
Ciao Ines,
RispondiEliminasono quasi certo che Marzullines si farà viva con domande interessanti.
A presto
Bello spunto, caro Ben.
RispondiEliminaPormi - e porre! - meno domande: questa potrebbe essere una delle cose da cercare da me stessa.
Accontentarmi delle risposte pronte, insomma, e smettere di stare sempre a chiedermi (e a chiedere) per approfondire e approfondire ancora.
Pensi che sia una buona idea?
Però ... ho già i miei "però", come al solito.
Ciao
Cara Ines, non credo che sia una buona idea. Già ti sei posta una domanda per darti una risposta.
RispondiEliminaCredo che il chiedere e chiedersi sia parte della nostra natura, forse spinti dalla curiosità di sapere qualcosa in più, per noi stessi, per il nostro bagaglio, per la nostra crescita, per una migliore conoscenza di noi stessi.
Certo, chi non si pone troppe domande magari vive meglio, ma credo anche che viva una vita un po' più piatta, anzi sciapa (come dicono dalle tue parti).
Chi si contenta gode, dice un vecchio adagio popolare. Sì, magari per le cose materiali può essere così, ma per il nostro io interiore? Davvero dobbiamo accontentarci?
Credo che uno sforzo debba esser fatto.
Risparmiarsi non esiste, se l'obiettivo è crescere interiormente, arricchire le proprie conoscenze, la propria cultura e, dunque, se stessi: concordo con te, caro Ben.
RispondiEliminaMi hai bruciato sui "però", dunque.
E va benissimo così.
Allora: cercare da me stessa la parte migliore. Ammesso che ci sia.
Buona serata
Ci sarà pure una parte migliore, se non in senso assoluto, in senso relativo, cioè il meglio che possiamo, in un contesto, in un momento.
RispondiEliminaPoi, è chiaro, le cose possono cambiare e allora c'è bisogno di un... aggiornamento.
Confesso che comincio a preoccuparmi, caro Ben: questo tuo anticipare le mie riflessioni...
RispondiEliminaHai forse ricevuto una sfera di cristallo, tra i regali di Natale?
Aggiornamenti, aggiustamenti, revisioni (non delle automobili!): sono in questa fase, sotto diversi punti di vista.
A presto