Dei romanzi che ho scritto è quello che mi piace di più, non tanto per la sua trama o per la sua riuscita stilistica o linguistica, ma per il modo in cui è nato.
È
anche il romanzo che non ha avuto presentazioni, per cui non ho potuto parlarne
in pubblico.
Avevo il desiderio di completare una doppietta. Mi spiego meglio.
È
il sesto libro (in realtà è un ebook, ma concedetemi il termine, per
semplificare).
In
due ho parlato di una persona e del suo cammino.
In
due ho parlato di un personaggio e delle sue avventure.
Mi
mancava l’ultima doppietta per altri personaggi e Incontro al mattino l’ha
completata. Per il momento, perché staccarsi dai “miei” personaggi è sempre
stato difficile per me, tanto da non riuscirci del tutto, per cui non escludo a
priori una tripletta.
Avevo
voglia di scrivere una storia come quella descritta nel romanzo ed ho
cominciato a scrivere, senza sapere dove andare a parare. Normalmente, come
detto altre volte, inizio qualcosa quando ho ben precisi titolo, inizio e fine.
Questa volta non è andata così. Ho iniziato e mi sono lasciato trasportare dai
personaggi, percorrendo strade sconosciute, per arrivare ad una meta
altrettanto ignota.
Avevo
anche il desiderio di trovare il modo di inserire alcuni racconti scritti in
precedenza, con la libertà di riadattarli nel nuovo contesto.
Avevo
il desiderio di parlare di amicizia e di amore, di andare a scoprire quanto
l’una e l’altro possano coesistere e se l’una può trasformarsi nell’altro.
La storia è andata avanti e dopo l’inizio è arrivato il titolo e poi anche il finale che non
era altro che l’inizio di un romanzo rimasto nel cassetto, riadattato per l’occasione.Tutto
questo può aver accelerato i tempi della stesura, ma il desiderio di vivere la
storia dei personaggi era talmente forte che mi risultava difficile staccarmi
da loro. Quando chiudevo il pc, non vedevo l’ora di riaprirlo per incontrarli
di nuovo, perché mi mancavano e desideravo stare con loro ancora un po’.
In
due mesi scarsi la stesura era terminata, da maggio a fine giugno del 2020.
L’estate
è stata utile per la rilettura e per le modifiche da fare, con inevitabili
tagli e integrazioni.
Anche
in questa fase c’è stata una novità rispetto al passato: per la prima volta ho
“approfittato” della disponibilità di una persona che si era offerta di
aiutarmi della rilettura delle bozze. Questa collaborazione, graditissima, mi
ha permesso di provare e scoprire qualcosa di nuovo, ed è stato bello, molto
bello.
A
settembre la stesura definitiva era pronta.
Non
ho cercato di ricominciare la trafila di spedire qua e là il testo, come ho
fatto inizialmente in passato. Non c’era nemmeno un progetto da portare avanti
in contemporanea, come avvenuto con gli altri romanzi precedenti.
Così
decisi di metterlo a disposizione di chi lo avesse richiesto.
In
sintesi è tutto qua, ma per me, credetemi, non è poco.
Nessun commento:
Posta un commento