sabato 13 marzo 2010

E poi ci sono parole che incutono timore

Una di queste è amore.
Difficile da pronunciare, difficile da provare, difficile persino da ammettere.
Oppure usata o abusata, sdolcinata, quasi falsa.
Tutti i poeti, gli artisti ne hanno parlato, tutti abbiamo canticchiato canzoni che parlano d'amore, anche se l'amore è anche molto di più.
L'amore è dentro di noi, ma spesso abbiamo difficoltà a tirarlo fuori, abbiamo paura di dimostrarlo.

Quando l'amore ti chiama seguilo, e lasciati guidare.

16 commenti:

  1. Ciao, Ben.
    Bellissima l'ultima frase, complimenti!
    Perché la parola "amore" incute timore? C'è uscita anche la rima, visto?
    Secondo me perché parlare d'amore significa esternare sentimenti ed emozioni che potrebbero far(ci) apparire fragili agli occhi degli altri.
    Troppo spesso ci nascondiamo sotto una scorza dura, per timore di manifestarci per le persone che realmente siamo, perché interpretiamo l'amore (e il parlarne) come la parte più vulnerabile di noi stessi, quindi quella da tenere nascosta, per salvaguardare la nostra immagine, spesso costruita ad arte per farci apparire forti e inattaccabili.
    Eppure penso che nulla renda più forti dell'amore, quello che proviamo e offriamo, come quello che riceviamo.
    Buon pomeriggio

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  2. Complimenti all'autore!
    C'è da dire che noi persone siamo veramente bizzarre: cerchiamo di nascondere ciò che è più bello in noi.
    E' bello trovarlo, ma è bello anche donarlo.
    Bello come un bacio di un bambino ricevuto sulla guancia quando meno te lo aspetti.

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  3. I complimenti erano rivolti a te, Ben, per aver scelto una frase bellissima, tra le tante - appunto - che circolano sull'amore.
    Se ne parla molto (come dicevi tu), ma renderlo una manifestazione naturale e spontanea (come il bacio inaspettato di un bambino) resta sempre difficile.
    Buona giornata

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  4. Arrossire?!
    Non dirmi che esiste ancora qualcuno capace di arrossire! :-)
    Ciao, Ben.

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  5. "Essere se stessi".
    Credo che anche queste siano parole che incutono timore, no?
    Buongiorno, Ben e amici del Rifugio.

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  6. dopoilmattino.blogspot.com16 marzo 2010 alle ore 09:45

    amore, parola e sentimento, usata per slancio emotivo, abusata...
    bellissima nel suo significato profondo. ciao

    anna maer

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  7. Potremmo mettere "arrossire" nel salvaparole, dunque.
    E quanto è difficle anche essere se stessi. Credo che anche in questo caso valga quanto detto a proposito della esternazione dei sentimenti, quelli forti.
    Un saluto a voi tutte.

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  8. Buonasera Ines, Anna, Ben.
    Ho letto le vostre parole, Ines e Ben, e non riesco a trovarmi.
    Ho avuto timore nella vita, forse anche paure, ma mai di dimostrare amore. Non l'ho nascosto nè quando si trattava di amore per un uomo nè quando il sentimento era verso persone care come gli amici o alcuni familiari.
    Si soffre se non si è corrisposti, se il sentimento non è compreso o, peggio, frainteso ma queste non possono essere ragioni "razionali" per non esternare.
    Perché dovremmo voler apparire forti? e chi lo dice che la forza sta nel non esprimere i sentimenti? Io credo, al contrario, che stia nell'essere se stessi senza sovrastrutture. Forza significa non temere di mostrarsi fragili. Perché è indiscutibile che siamo più esposti...ma a cosa? Alla sofferenza? Sì, ma anche alla gioia. Si chiama vita e non ci ho mai voluto rinunciare.
    Ciò che dice Anna però è vero e attuale: usato e abusato. Il più delle volte si tratta di altro perché l'amore vero non ha bisogno di proclami, nè di urla. Anzi lo si può urlare meglio in un sussurro, in una carezza e guardando negli occhi chi abbiamo di fronte.

    Sono andata fuori tema, vero?
    Dovevo dire parole o frasi che incutono timore? Eccone solo alcune che a me fanno realmente paura. Paura e rabbia:
    prevaricazione
    arroganza
    maldicenza
    abuso di potere

    Per oggi possono bastare, tanto da domani continueremo ad avere solo l'imbarazzo della scelta.

    Buonanotte a tutti e grazie per l'ascolto.

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  9. Ciao, cara Maria.
    Credo che esprimessimo gli stessi pensieri, ma visti da diverse angolazioni: tu fai giustamente un'analisi del tuo modo di vivere l'amore e del parlarne; io cercavo di spiegare perché la parola "amore" incuta timore in tante persone.
    Ma personalmente mi ritrovo alla grande in quello che dici.
    Un salutone a tutti.

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  10. Ciao a tutte.
    Maria, non sei andata fuori tema. Per alcune persone manifestare amore è una cosa talmente naturale che si meravigliano sentendo parlare del contrario.
    In linea generale, invece, come ha detto anche Ines, molti tendono a non manifestare questo sentimento, per alcune ragioni fra le quali quelle già esposte.
    Nei comportamenti (e qui rischio il fuori tema) si può notare spesso una cosa analoga: ad esempio, è molto più diffusa l'abitudine di rimproverare di quella di eleogiare.
    Credo, Maria, che invece ci ritroviamo molto.
    Buona giornata.

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  11. Ciao a tutti.
    Non credo che sia fuori tema (poi, chi ci bacchetta?) la tua riflessione, Ben.
    La trovo molto interessante: rimproverare e dunque cogliere prevalentemente o soltanto gli errori (supposti o reali) degli altri, piuttosto che elogiarli per ciò che fanno o dicono di buono.
    E' un'altra tendenza negativa, segno di una visione di comodo, parziale e spesso distorta della complessità di un individuo, non credete?
    Buona serata a tutti/e.

    P.S. Potrei dileguarmi per alcuni giorni, a causa di alcuni impegni. Lo dico perché l'ultima volta mi è dispiaciuto per non avervi avvertiti.
    A presto, comunque.

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  12. Appunto, chi ci bacchetta? E poi, io in fatto di fuori tema, ho una lunga tradizione che viene da lontano. Pensate, cominciai con l'esame di maturità!
    Io non so se si possa definire distorta, come dici tu, Ines; sicuramente è molto diffuso, e forse anche più facile, evidenziare un aspetto negativo. E anche qui ci sarebbe da capire che cosa spinge a farlo.
    Forse, così facendo, ci mettiamo, e ci sentiamo, in una posizione di supremazia nei confronti del nostro interlocutore. Facendo notare cosa non va, gli facciamo capire, anche solo inconsciamente, che in quella cosa siamo superiori.
    Forse è un certo istinto dominatore (si può dire?) che fa agire così?

    Ines, non preoccuparti, assentati pure tranquillamente, la porta del Rifugio è sempre aperta, anche quando si allontana il suo titolare, che è un grande assenteista.

    Adesso vado a dormire. Come disse Forrest Gump: sono un po' stanchino. La settimana fino ad ora è stata molto pesante, sotto vari aspetti. E siamo solo a metà.
    Buonanotte!

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  13. E' vero ragazzi, abbiamo detto la stessa cosa da due angolazioni differenti.

    Riguardo agli elogi ho notato che ci sono persone che di proposito li evitano. In certi casi non elogiare significa non riconoscere di proposito le doti altrui, tacerle per affossarle. Si chiama anche invidia. Certezza che mi viene da personale e collaudata esperienza con una persona del genere.

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  14. E la buonanotte? Ciao a tutti e Sogni d'oro!

    P.S. Non so voi ma per me è periodo più intenso che mai. Ce la possiamo fare?

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  15. Cara Maria,
    credo tu abbiato centrato perfettamente il problema.
    Invidia? Sì, purtroppo, temo.
    Eppure...Eppure se soltanto sapessimo cogliere lo sguardo grato di una persona cui abbiamo detto "Bravo/a!", ed entrare nelle emozioni positive che quel riconoscimento comporta; se riuscissimo, almeno qualche volta, a mettere da parte noi stessi, i nostri obiettivi mancati e l'astio che ne deriva, se riuscissimo...
    Scopriremmo che siamo tutti sotto lo stesso cielo e sopra la stessa barca e che remare contro è da vili.
    Un saluto

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