Ho cominciato a leggere "Se questo è un uomo". Lo avevo sempre evitato, istintivamente, solo per averne sentito parlare. Adesso, dopo le prime pagine, credo di cominciare a capire il comportamento del mio istinto.
Ciao, Ben. Tutto a posto? Io un po' di corsa, negli ultimi tempi...Ma per caso s'era capito? Dunque: "Is beautiful that way", interpretazione notevole, contenuto commovente. Grande Noa. Poi mi dirai cosa pensi di "Se questo è un uomo", che io...vabbè. Poi mi dirai cosa pensi? Un salutone a te e agli amici del Rifugio.
Buongiorno Ines! Per il vero, si era intuito qualcosa! Certo che dirò qualcosa. Come di consueto scriverò le mie impressioni, da lettore e non da critico, quindi esattamente ciò che sono. Ciao ciao
Buongiorno anche a te, Ben. Certo: ognuno di noi, giudicando un libro lo fa da lettore, non da critico. Ora spero di avere un po' di tempo in più per scambiare quattro chiacchiere con voi, visto che mi piace ASSAI. Un saluto, buon lavoro.
Ciao Ben, ciao Ines, mi affaccio per un breve saluto ma l'accenno alla tua lettura attuale è un richiamo troppo forte. "Se questo è un uomo" è uno dei migliori libri che io abbia mai letto. Un concentrato di dolore, questo è vero ed è giusto che sia così. Un dolore che non abbiamo provato di persona ma che un grande uomo che ne aveva provato troppo, ha saputo trasmettere intatto. Ci ha parlato della dignità, e della sua assenza. E di quanto alto sia il rischio di perderla in certe condizioni. Ma bisognerebbe mettersi d'accordo sul significato di questa parola: e questo libro ne indica l'essenza. Mi sono sempre chiesta amaramente se chi ha osato tanto sugli esseri umani si sia mai posto il problema di avere una dignità... Mi dà troppo dolore sapere che le persone che hanno subito tante atrocità si siano anche sentite private della loro dignità. Ah, come vorrei poter dire loro che si sbagliavano.
Scusate, pensieri espressi malamente, senza cura "letteraria", ma molto sentiti.
Un saluto frettoloso ma sentito a voi, ciao Ines, Maria e Ben! "Se questo è un uomo", molto ben descritto e interpretato da Maria (ah, la dignità umana...) è e rimarrà sempre un gioiello, sebbene intriso di dolore e sofferenza. O forse proprio per questo motivo.
Ciao cara Bianca, un saluto quasi notturno anche a te. Ti ringrazio anche se non credo di essere riuscita a descrivere come merita questo libro, fondamentale per comprendere quegli anni terribili. Trovo molto difficile parlare di certi argomenti: posso solo dire che, dopo aver letto le testimonianze dei protagonisti, provo rabbia ed un grande senso di ingiustizia. Avete letto Necropolis, di Boris Pahor? E' un pugno nello stomaco e lì rimane dalla prima all'ultima pagina.
Ciao Maria, ciao Bianca. Ok, Bianca, confesso: mi hai scritto in questo spazio che sono carina. Beh, mi sono sentita in imbarazzo e mi sono eclissata. No, dai, scherzo! Grazie, comunque. Grazie anche a te, Maria, perché hai espresso benissimo quella che è anche la mia idea su "Se questo è un uomo" e sugli orrori della II guerra mondiale. A presto. Ciao anche al padrone di casa, naturalmente.
Ciao belle fanciulle! Io ogni tanto mi eclisso perché altrimenti Internet mi fagocita e mi avviluppa nelle sue spire. Aiuto! Ora va molto meglio: diciamo una cliccata qua e là una/due volte al giorno. Ines confermo: ho visitato il tuo blog and you are very pretty.
Mi segno subito il libro segnalato da Maria: non l'ho ancora letto ma provvederò, lo aggiungo alla lista.
Ora torno da Dracula, quello di Bram Stoker, lo sto rileggendo. Stasera dovrei passare al "Grande Gatsby".
Un saluto a voi e naturalmente a chi offre questo caldo rifugio.
And you are so nice, Bianca. Thank you. Però "belle fanciulle", mica male! Se ci sono anch'io, poi....doppio grazie. Ti capisco, Bianca, quando dici che Internet tende a fagocitare. Io non sono un'internauta (ma sarà un termine corretto? Mah..): punto alcuni spazi che mi interessano (quelli in cui mi sento a mio agio) e li seguo, se e quando posso. Ma a volte sono gli impegni a fagocitarmi. Un salutone anche a Maria e a Ben.
Eh già Ines, questo mondo di balocchi mi attira inesorabilmente. Mannaggia. Mi prende soprattutto psicologicamente, basti pensare che io non ho blog, né siti, intervengo pochissimo, anzi per ora ho praticamente chiuso con commenti e interventi. Però, con grande... letizia mi accorgo che le cose sono molto migliorate. Per esempio vo' a dormire prima e do meno... cliccate. Gioie e, non dico dolori, ma intoppi del virtuale. Un caro saluto a voi, alla prossima: vado a sgranare una melagrana (a qualcuno qui piacciono assai :-D).
Stasera ho fatto tardi, ma non abbastanza per darvi la buona notte. Vi capisco molto bene: internet ce la mette tutta per attirare l'attenzione. A me, che tento di scrivere qualcosa in rete, piacerebbe molto vedere ogni post uscito dalla mia fantasia commentato ed animato, ma capisco benissimo quanto questo sia impossibile, per vari motivi. Ma è anche meglio che sia così, se vogliamo, perchè questo ribadisce un certo concetto di libertà, di chi scrive e di chi legge, dando a, come ha detto Bianca?, questo mondo di balocchi il giusto peso. Buonanotte, belle fanciulle!
Ho cominciato a leggere "Se questo è un uomo". Lo avevo sempre evitato, istintivamente, solo per averne sentito parlare. Adesso, dopo le prime pagine, credo di cominciare a capire il comportamento del mio istinto.
RispondiEliminaCiao, Ben.
RispondiEliminaTutto a posto?
Io un po' di corsa, negli ultimi tempi...Ma per caso s'era capito?
Dunque: "Is beautiful that way", interpretazione notevole, contenuto commovente. Grande Noa.
Poi mi dirai cosa pensi di "Se questo è un uomo", che io...vabbè.
Poi mi dirai cosa pensi?
Un salutone a te e agli amici del Rifugio.
Buongiorno Ines!
RispondiEliminaPer il vero, si era intuito qualcosa!
Certo che dirò qualcosa. Come di consueto scriverò le mie impressioni, da lettore e non da critico, quindi esattamente ciò che sono.
Ciao ciao
Buongiorno anche a te, Ben.
RispondiEliminaCerto: ognuno di noi, giudicando un libro lo fa da lettore, non da critico.
Ora spero di avere un po' di tempo in più per scambiare quattro chiacchiere con voi, visto che mi piace ASSAI.
Un saluto, buon lavoro.
Sì, certo, ma lo dico per evitare equivoci come avvenuto in passato.
RispondiEliminaAllora ti aspetto!
Ciao Ben, ciao Ines,
RispondiEliminami affaccio per un breve saluto ma l'accenno alla tua lettura attuale è un richiamo troppo forte.
"Se questo è un uomo" è uno dei migliori libri che io abbia mai letto. Un concentrato di dolore, questo è vero ed è giusto che sia così. Un dolore che non abbiamo provato di persona ma che un grande uomo che ne aveva provato troppo, ha saputo trasmettere intatto. Ci ha parlato della dignità, e della sua assenza. E di quanto alto sia il rischio di perderla in certe condizioni. Ma bisognerebbe mettersi d'accordo sul significato di questa parola: e questo libro ne indica l'essenza. Mi sono sempre chiesta amaramente se chi ha osato tanto sugli esseri umani si sia mai posto il problema di avere una dignità... Mi dà troppo dolore sapere che le persone che hanno subito tante atrocità si siano anche sentite private della loro dignità. Ah, come vorrei poter dire loro che si sbagliavano.
Scusate, pensieri espressi malamente, senza cura "letteraria", ma molto sentiti.
Vi auguro una buona serata.
Grazie Maria,
RispondiEliminai tuoi pensieri sono sempre graditi, in qualsiasi modo tu li esprima.
Buona serata.
Un saluto frettoloso ma sentito a voi, ciao Ines, Maria e Ben!
RispondiElimina"Se questo è un uomo", molto ben descritto e interpretato da Maria (ah, la dignità umana...) è e rimarrà sempre un gioiello, sebbene intriso di dolore e sofferenza.
O forse proprio per questo motivo.
Un abbraccio e a presto,
Bianca
Ciao cara Bianca, un saluto quasi notturno anche a te.
RispondiEliminaTi ringrazio anche se non credo di essere riuscita a descrivere come merita questo libro, fondamentale per comprendere quegli anni terribili. Trovo molto difficile parlare di certi argomenti: posso solo dire che, dopo aver letto le testimonianze dei protagonisti, provo rabbia ed un grande senso di ingiustizia. Avete letto Necropolis, di Boris Pahor? E' un pugno nello stomaco e lì rimane dalla prima all'ultima pagina.
Ciao Maria, ciao Bianca.
RispondiEliminaOk, Bianca, confesso: mi hai scritto in questo spazio che sono carina. Beh, mi sono sentita in imbarazzo e mi sono eclissata.
No, dai, scherzo!
Grazie, comunque.
Grazie anche a te, Maria, perché hai espresso benissimo quella che è anche la mia idea su "Se questo è un uomo" e sugli orrori della II guerra mondiale.
A presto.
Ciao anche al padrone di casa, naturalmente.
Ciao belle fanciulle!
RispondiEliminaIo ogni tanto mi eclisso perché altrimenti Internet mi fagocita e mi avviluppa nelle sue spire.
Aiuto!
Ora va molto meglio: diciamo una cliccata qua e là una/due volte al giorno.
Ines confermo: ho visitato il tuo blog and you are very pretty.
Mi segno subito il libro segnalato da Maria: non l'ho ancora letto ma provvederò, lo aggiungo alla lista.
Ora torno da Dracula, quello di Bram Stoker, lo sto rileggendo.
Stasera dovrei passare al "Grande Gatsby".
Un saluto a voi e naturalmente a chi offre questo caldo rifugio.
Alla prossima!
And you are so nice, Bianca. Thank you.
RispondiEliminaPerò "belle fanciulle", mica male!
Se ci sono anch'io, poi....doppio grazie.
Ti capisco, Bianca, quando dici che Internet tende a fagocitare.
Io non sono un'internauta (ma sarà un termine corretto? Mah..): punto alcuni spazi che mi interessano (quelli in cui mi sento a mio agio) e li seguo, se e quando posso.
Ma a volte sono gli impegni a fagocitarmi.
Un salutone anche a Maria e a Ben.
Eh già Ines, questo mondo di balocchi mi attira inesorabilmente. Mannaggia.
RispondiEliminaMi prende soprattutto psicologicamente, basti pensare che io non ho blog, né siti, intervengo pochissimo, anzi per ora ho praticamente chiuso con commenti e interventi.
Però, con grande... letizia mi accorgo che le cose sono molto migliorate.
Per esempio vo' a dormire prima e do meno... cliccate.
Gioie e, non dico dolori, ma intoppi del virtuale.
Un caro saluto a voi, alla prossima: vado a sgranare una melagrana (a qualcuno qui piacciono assai :-D).
Ciao!
Stasera ho fatto tardi, ma non abbastanza per darvi la buona notte.
RispondiEliminaVi capisco molto bene: internet ce la mette tutta per attirare l'attenzione.
A me, che tento di scrivere qualcosa in rete, piacerebbe molto vedere ogni post uscito dalla mia fantasia commentato ed animato, ma capisco benissimo quanto questo sia impossibile, per vari motivi. Ma è anche meglio che sia così, se vogliamo, perchè questo ribadisce un certo concetto di libertà, di chi scrive e di chi legge, dando a, come ha detto Bianca?, questo mondo di balocchi il giusto peso.
Buonanotte, belle fanciulle!
Buonanotte a tutti!
RispondiEliminaSarò in trasferta per qualche giorno e non credo che riuscirò a leggervi.
Fate i bravi, mi raccomando
"Fate i bravi" dice Maria.
RispondiEliminaA riuscirci, rispondo io. Ma parlo soltanto per me, naturalmente.
Un salutone.
P.S. Ben, proprio BEN-riusciuta la canzone, quella di M. Jackson!
Dolce la musica, tenero il cantante, toccanti le parole.
Ma ti conosceva?
Ehm... fare la brava in questo periodo non mi riesce benissimo, eheheheheh.
RispondiEliminaCercherò di comportarmi... ben.
Buona trasferta Maria ciao Ines e un saluto a te, ineffabile anfitrione nostro... Ben (con la maiuscola of course).
Vi voglio... ben!!!!!!!!
Alla prossima!
B.
Ma certo che faremo i bravi
RispondiElimina(così Maria, quando rientra e legge gli arretrati, avrà la sensazione che lo siamo stati davvero).