venerdì 13 dicembre 2024

La solitudine dei numeri primi – Paolo Giordano – Mondadori (2008)

Dopo aver letto che aveva vinto vari premi, rimasi colpito e incuriosito da questo libro da poco uscito. Era il primo romanzo dell’autore.

Accidenti, pensai, uno scrittore che vince così tanto al primo romanzo deve essere particolarmente bravo. Mi piacerebbe leggerlo.

Era il periodo in cui prendevo libri attraverso il prestito bibliotecario, così cominciai a dargli la caccia, ma inutilmente, perché c’era sempre qualcuno che arrivava prima di me. Dopo un po’ abbandonai le ricerche e il libro passò nel dimenticatoio.

Ma dopo tanti anni l’ho letto.

Il libro narra le vicende di Alice e Mattia le cui vite si intrecciano con altre che fanno da contorno ma che non restano indifferenti. Vite che scorrono parallele, che arrivano quasi a sfiorarsi, ma senza mai incontrarsi veramente.

Le amare vicende accadute in giovane età ai due protagonisti ne condizioneranno la crescita e il futuro, causando ad entrambi problemi di salute e non solo. Le loro vite rispecchiano varie problematiche che riscontriamo nella quotidianità, mettendo in evidenza soprattutto quelle di chi non rientra nei “canoni della normalità” come la società preferirebbe.

L’autore riesce, a mio avviso, nell’intento di caratterizzare i personaggi, descrivendo le loro vite difficili e dure, il loro tentativo di sopravvivere in un mondo che non sempre riescono a capire.

È scritto molto bene, è scorrevole, e ogni pagina invita a continuare a leggere, fino alla fine.

Dopo averlo letto, ho capito perché vinse vari premi: davvero bello.

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