Vidi la trasmissione
televisiva in cui l’autore presentava questo libro. Mi appuntai sul cellulare
una frase che mi aveva colpito: “Un’ora di lezione può cambiare la vita”, che
poi è la stessa che è scritta in quarta di copertina. Lo comprai e con la curiosità
di un bambino cominciai a leggerlo.
Si parla di scuola,
di insegnanti, d’insegnamento, e di quel che resta.
Ma l’approccio è
stato difficile per me, che da subito ho avuto l’impressione di leggere un
saggio per addetti ai lavori, che so io, filosofi, psicanalisti o simili.
E allora la lettura
non è andata avanti sciolta, tanto che per leggere due terzi del libro ho impiegato
vari mesi, con la voglia matta di abbandonare.
Se avessi dovuto dare
un voto a questa parte soltanto, sarebbe stato un bel quattro.
Ma poi è arrivato il
capitolo quinto, l’ultimo prima dell’epilogo. E qui il libro ha cambiato
faccia, assumendo le sembianze di un romanzo. E allora la lettura ha preso a
scorrere, tanto che in una sola sera, a letto prima di addormentarmi, ho
terminato il libro tutto d’un fiato.
L’autore ha preso a
parlare dell’insegnante che ha cambiato la sua vita, che lo ha fatto innamorare
del sapere, che ha aperto in lui nuovi mondi e nuovi orizzonti, trasformando un
ragazzo spesso considerato ritardato in una persona dalle capacità superiori ad
altri. Come troviamo scritto all’interno: “… il sapere che si trasforma in un
oggetto erotico, il libro in un corpo.” E tutto grazie a quella prima ora di
lezione con quella insegnante che lui arriva ad amare proprio per le sua
capacità di insegnamento.
Questa parte finale è
molto coinvolgente emotivamente. L’autore riesce a trasmettere le sue
sensazioni ed i suoi sentimenti attraverso un linguaggio dolce, attraverso
slanci emotivi e nostalgici allo stesso tempo, fino al rammarico di non aver
avuto modo di rivedere e parlare con questa insegnante, perché nel tentativo di
rimettersi sulle sue tracce scopre che è già morta.
E qui il lettore scopre
di aver perso una persona alla quale si era affezionato come se quella insegnante
fosse stata anche la sua.
Decisamente un libro
a due facce, con la seconda veramente bella.
Un libro che
dovrebbero leggere tutti quelli a cui stanno a cuore le sorti della scuola e
dell’insegnamento, a partire dagli studenti e dai loro genitori.
Voto di
Ben - 7
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