Caro Simone,
se in quel lontano 1984 ci avessero detto che un giorno noi due saremmo riusciti a scrivere qualcosa probabilmente ci saremmo messi a
ridere entrambi. Noi, neo ragionieri programmatori, pronti a fare da pionieri
nel mondo informatico.
Abbiamo avuto modo di parlare della nostra scrittura
durante questi anni, confrontandoci e seguendo da lontano l'uno il cammino dell’altro.
Quando mi comunicasti che il tuo libro sarebbe stato
pubblicato fui sinceramente felice, come lo fui quando mi arrivò per posta, e in
questo senso sei riuscito a farmi emozionare ancor prima di iniziare la lettura
del tuo romanzo. Sì, perché questo mi ha fatto tornare in mente i tempi in cui
scoprii la scrittura, con tutto ciò che ne è seguito fino al momento in cui mi
sono dedicato ad altro, lasciando qualcosa di incompiuto nel cassetto che, grazie
al tuo libro, probabilmente riprenderò in mano. La tua esperienza ha risvegliato
qualcosa in me, facendomi sentire ancora vive le emozioni che provavo quando uno
scritto stava per trasformarsi in libro.
Per tutti questi motivi stavolta dovrò stare molto attento
a non farmi influenzare dall’amicizia che ci lega, cercando di valutare in modo
imparziale il tuo operato.
Questo romanzo ci catapulta in un mondo fatto di
spie, agenti segreti, intrighi internazionali, dove nessuno può fidarsi di
nessuno, ma dove si è pronti a mettere in pericolo la propria vita pur di
salvare quella di molti altri.
L’inizio è un po’ complesso, guai a perdere la
concentrazione, poi man mano che le pagine si susseguono il romanzo si
distende, diventando piacevole quando la matassa comincia a dipanarsi.
L’Analista viene richiamato, suo malgrado, per
risolvere un problema che può sfociare in una distruzione di massa. Per
svolgere quel lavoro, unico al mondo in grado di farlo, ha bisogno di
protezione e di un luogo dove nessuno, soprattutto chi vuole ucciderlo, possa
trovarlo. A proteggerlo verrà inviata una donna con la quale nascerà qualcosa
di più che un rapporto professionale. Ma i due dovranno affrontare molte
avventure prima dell’epilogo finale che fornirà ulteriori sorprese.
Lo stile è veramente incalzante, come sta scritto
sulla quarta di copertina, reso tale dall’utilizzo della punteggiatura e dal
ritmo dettato dal susseguirsi di capitoli brevi, che invogliano a chiuderne uno
per aprirne subito un altro.
La trama è avvincente, fino all’ultima pagina.
A fine lettura mi è rimasto un dubbio, ma questa
volta avrò il privilegio di poterlo chiarire direttamente con l’autore. Non è
cosa che capita di frequente.
Un’ultima considerazione: l’Analista doveva
analizzare documenti scritti e fra questi cercare e interpretare anche ciò che
non era scritto. Poi dopo aver messo insieme carte, informazioni, notizie, silenzi,
bilanci di società, operato dei mercati e quant’altro, arrivava a ricomporre
tutte le tessere del puzzle fornendo la soluzione.
Con questo romanzo il lettore si ritroverà a fare
altrettanto, scoprendosi a sua volta, analista.
Voto di Ben: 7
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