... la tua mano si spense nella mia.
Dedicato a te, mamma
Lo volli in fretta terminare.
Poco tempo ti restava,
tu non potevi più aspettare,
ma a te, prima fra tutti,
lo volevo raccontare.
Ti mettesti giù,
distesa sul tuo fianco
come quando ti volevi addormentare,
e ad occhi chiusi
ti accingesti ad ascoltare.
Per un’ora, forse più,
io rimasi lì a parlare:
sembravi una bambina
cui si racconta una novella
per render la notte un po’ più bella.
Per una volta io ero tuo padre,
e tu mia figlia.
Quando infine terminai,
sorridesti,
e io a te mi avvicinai.
Ignorando il tuo dolore
mi facesti un complimento
che ora porto nel mio cuore,
stella dentro il firmamento.
Adesso te ne sei andata,
dal tuo male liberata,
da quella infima prigione
ultima tua tribolazione.
E con il ricordo
di quell’ultimo sorriso
io ora prego:
vola mamma, vai!
Ti accolga il Paradiso.
7 maggio 2005
Ho un debole per questa poesia, molto evocativa.
RispondiEliminaComplimenti all'autore.
Buona giornata a voi!
Bianca
Grazie Bianca.
RispondiEliminaSono passati cinque anni da allora e, probabilmente, anche quel momento, molto triste per me, ha influito su quello che avrei fatto o sarei stato successivamente.
Ogni tanto mi piace rileggerla.
A Scurano, l'estate scorsa, riuscii per la prima volta a leggerla in pubblico. E fu molto difficile.
Ohibò, i commenti vanno e vengono :-(
RispondiEliminaSì, mi sono vista TUTTI i mitici video di Scurano... e la poesia è bella anche perché sembra di vedere la scena.
Bravo... poi certo, ciò che si diventa e che si fa è influenzato dagli eventi.
Specie da certi eventi.
Un saluto e ora cercherò di combinare qualcosa.
Ciao!
B.
Ciao, cara Bianca e caro Ben.
RispondiEliminaDicono di me che a volte esagero.
Magari sarà anche così, ma mi piace dire ciò che penso o provo e tentare di trasmettere l'intensità con cui penso e provo.
Beh, questa poesia mi ha commossa.
Grazie, Ben.
Immagino quante emozioni rievoca in te il rileggerla e quanto deve essere stato difficile leggerla in pubblico. Capisco.
Buona serata
Vi abbraccerei entrambe, se solo potessi. E non sto esagerando.
RispondiEliminaLo faccio virtualmente.
Grazie a voi.
Buona giornata.
Caro Ben,
RispondiEliminaforse esagero affermando che pochi non hanno avuto il cammino segnato da eventi anche drammatici.
Quello che siamo oggi è sicuramente anche il risultato degli eventi che ci hanno toccato profondamente o anche solo sfiorato. La scomparsa di un genitore amato, pur rappresentando la perdita incolmabile di una parte di noi, porta con sé solide fondamenta per costruire (o ricostruire) un altro pezzo della nostra vita.
Nel brano dedicato alla tua mamma c'è il comune sentire di tutti noi "orfani adulti". Ricordi struggenti e tanta malinconia.
Un saluto a te, a Bianca e a Ines.
Ciao Maria,
RispondiEliminacome hai detto tu, credo che ognuno di noi venga segnato da uno o più eventi, nel corso della vita, forse perché ci fanno riflettere su qualcosa a cui non avevamo pensato in precedenza o che, fino a quel momento, avevamo visto solo da punti di vista diversi.
Comunque sia c'è una reazione, che dà inizio alla costruzione o ricostruzione, come dici tu, di un altro pezzo della nostra vita.
Il difficile sta nel prendere una direzione che possa farci costruire qualcosa di positivo.
Ho cliccato nel posto sbagliato ed ho inviato invece di fare l'anteprima.
RispondiEliminaMancava ancora una cosa:
un forte abbraccio anche a te, Maria.
Buongiorno a tutti.
RispondiEliminaIeri avevo postato un messaggio, ma che sia andato perso non è un grande male, anzi va BEN.
Così posso unire anche la cara Maria all'abbraccio ideale che esprimevo.
Dicevo che un gesto d'affetto fa sempre BENe.
Maria, hai espresso benissimo il senso di vuoto che resta quando una persona cara non c'è più. Questo riguarda o riguarderà tutti noi...Non è una visione pessimistica: è la vita e sono i percorsi naturali (ma non tutti naturali) che essa ci impone.
Ciò che conta- secondo me - sono i ricordi buoni che i cari ci lasciano e la volontà di farne tesoro.
Buona domenica a tutti voi.
Abbraccione virtuale giunto fino ai Paesi Bassi, caro BEN!
RispondiElimina@Ines: ma nooo, secondo me non esageri, difendi con forza i tuoi principi e le tue idee, mi sembra giusto.
@Maria: ben-tornata cara, era da un po' che non ti leggevo.
Già, malinconia, rimpianto e insieme la gioia di aver fatto felice una persona cara (in questo caso la mamma) nell'ultimo tratto di vita terrena.
Con qualcosa di proprio...
Ora vado, ogni tanto mi allontano perché ho bisogno di concentrazione ma torno sempre sul luogo del rifugio :-)
Per ora buona domenica a voi!
Bianca
Quando i figli devono diventare i genitori dei loro genitori...Sono momenti di tristezza, perché sono segno di un tempo che sta finendo, ma sono anche momenti di dolcezza, di appagamento interiore, di coraggio e di grande amore.
RispondiEliminaQuesti ruoli che, talvolta all'improvviso, si ribaltano e ci costringono a fare i conti con noi stessi e ciò che si prospetta: sono passaggi decisivi, nella vita.
Buona serata a tutti, cari amici.
Cara Bianca: grazie, per aver capito lo spirito che anima il mio "esagerare", talvolta.
A te carissima: in ogni caso esprimi concetti profondi senza mai allontanarti dalla buona educazione.
RispondiEliminaNon è certo da tutte/i nel virtuale (e non solo).
Proprio presa per i crini (i miei): ogni tanto mi allontano per qualche giorno - anche di più - per ritrovare concentrazione e mi spiace non rispondere se qualcuna/o chiede di me, mi saluta e affini.
Un abbraccione e a prestissimo, sono diventata mooolto mattiniera (che bello) e allora a nanna prima.
Fantasma permettendo :-)))))
'Notte!
Care Bianca e Ines (in ordine alfabetico), il fantasma sembro essere diventato io, che da un po' di tempo faccio apparazioni sporadiche. Ma ormai è questione di poco, devo resistere ancora un paio di settimane, poi...
RispondiEliminaBuona giornata!
Temo di essere io il fantasma più fantasma di tutti...
RispondiEliminaScusatemi per la latitanza.
Grazie Bianca, grazie Ines. E' Sempre un piacere parlare con voi.
Mi piacerebbe approfondire, soprattutto questo tuo ultimo intervento, cara Ines, sui figli che si trasformano nei genitori dei propri genitori.
Ora non ho il tempo ma, purtroppo, nemmeno l'animo per questo.
Vi abbraccio,
buona giornata
Ma certo, caro Ben...un abbraccio anche a te.
E, vi prego, portate pazienza anche per l'italiano poco accurato... grazie.
RispondiEliminaEcco qui, una passeggiatina nel "Rifugio".
RispondiEliminaCerto Maria, anche io ho lo stesso problema: a dire la verità non mi mancherebbe il tempo, forse nemmeno l'animo: la mia paura, quella che ogni tanto mi fa allontare anche da "luoghi" virtuali che amo molto, è il mettersi in moto di un meccanismo che mi assorbe totalmente.
E questo non va bene.
Ma vedo già molti progressi, altrimenti la vita virtuale avrebbe davvero il predominio su quella vera e reale.
Un caro saluto e un abbraccione a te, Ines e Ben (rassegnati BEN: non è in ordine alfabetico, prima le signore...).
A presto!
Rassegnazione doverosa. ;-)
RispondiEliminaOcchiolino furbo ricambiato ;-)
RispondiEliminaB.
Nooooooo!!!!
RispondiEliminaAvevo scritto una bella "sviolinata" per tutti voi, cari amici. Molto sentita, però.
Il fantasma l'ha apprezzata tanto, ma così tanto... che se l'è mangiata! :-(
E che modi, 'sto fantasma!
Buona giornata!
Riprova, non dargliela vinta al fantasma affamato, e poi verifica che appaia in cima alla pagina la scritta "il commento è stato salvato" (o simile).
RispondiEliminaCara Ines.
RispondiEliminaCara Maria.
Caro Ben.
Il tutto in ordine alfabetico al grido di "prima le gentili signore..."
Mi pregio ricordarvi che oggi, 14 maggio, è il mio compleanno.
I vostri auguri, uniti a quelli di altri eventuali visitatori, saranno graditi assai.
Fantasma permettendo...
Grazie dell'attenzione,
BM
♫ tanti auguri a te ♫
RispondiElimina♫ tanti auguri a te ♫
♫ tanti auguri a Bianca, ♫
♫ tanti auguri a te! ♫