venerdì 26 giugno 2009

Michael Jackson e un ricordo legato a lui

Artista geniale. Uomo controverso, ma soprattutto solo. E un ricordo legato a questa canzone.


Da "Quattro passi", liberamente tratto e riadattato:

L'anno scolastico finì e pensai di andare in vacanza in campeggio con alcuni compagni.
Con Luca e due suoi amici, Andrea e Filippo, organizzammo una vacanza in campeggio a Pinarella di Cervia, sulla riviera romagnola, un soggiorno che ben presto si rivelò un corso di sopravvivenza.
L’appuntamento era a casa di Luca, dove pernottai. La partenza, infatti, era fissata per la mattina successiva, molto presto.

...

Ricordo le parole di mia madre quando, la sera precedente, le telefonai per dirle che ero arrivato a casa di Luca:
“Hai preso tutto?” domandò.
“Sì" risposi.
“E i soldi?”
“Anche troppi! Ho preso 150.000 lire.”
“150.000 lire? Disgraziato! Ma dove vuoi andare con quelli? Chiedili ai genitori di Luca, poi glieli restituiamo. Mi raccomando, non andare per il mondo senza soldi!”
“Va bene, glieli chiederò.”
Ma non lo feci. E con 150.000 lire partii per fare due settimane di vacanza!
Arrivammo a Pinarella e ci accampammo in uno dei pochi campeggi liberi: un vero e proprio pensionato, con pochi giovani e molta gente anziana.
Sistemammo le tende, tutta l’attrezzatura e poi, via di corsa in spiaggia.
Conoscemmo alcune ragazze austriache, molto carine, con le quali avevamo alcune difficoltà a comunicare, ma non ci scoraggiammo per questo, anzi, riuscimmo a fissare un appuntamento per la sera. Così, pieni di entusiasmo, arrivammo nel posto fissato, puntuali come un orologio svizzero, con la speranza di trascorrere una bella serata.
Ma quando giungemmo, le vedemmo già in compagnia di altri ragazzi, dotati di un gran macchinone. Noi, invece, eravamo a bordo delle nostre misere scarpette da ginnastica. Fu uno schiaffo pesante. "Non me lo dovevamo fare" disse Luca. Lui era fatto così, prendeva tutto come un fatto personale. Quelle parole furono una dichiarazione di guerra.
Come colto da un raptus, partì di corsa verso il campeggio e tornò poco dopo con il barattolo della schiuma da barba. Nel frattempo le austriache si erano spostate seguendo, con la loro auto, il gran macchinone. Cominciammo a vagare per le strade del paese per trovarle. Dai locali la gente entrava e usciva sulle note di Billie Jean e Jeopardy. Finalmente rintracciammo la loro auto con targa austriaca: una Talbot Samba blu, che in pochi minuti divenne bianca, coperta di schiuma e da una scritta irripetibile.
Luca, alla fine del raptus, si rilassò e concluse: “Ecco, ora sto meglio.”
Non avevo mai fatto un'assurdità simile in vita mia.
E non fu l'unico raptus.

...

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