Disumani è un romanzo fantasma. Non vive di vita propria, ma esiste solo all’interno di Trilogia Imperfetta.
Ho
scritto questo romanzo perché volevo porre l’accento su tutta la violenza che
ci circonda nel mondo di oggi. Una violenza che è impossibile non vedere e che
ci rende disumani, trasformandoci, rendendoci altro, cambiando la nostra
identità.
Desideravo
scavare all’interno dell’animo umano, esplorare i confini tra colpa e
possibilità di riscatto, tra violenza, in ogni sua forma, e la speranza di un
cambiamento.
Ho tentato di indagare il confine tra l’identità e la sua assenza, e il doloroso percorso attraverso cui ogni individuo può riconciliarsi con sé stesso e con il mondo, cercando una luce anche nei luoghi più oscuri della propria esistenza, per riappropriarsi di quella identità smarrita.
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