venerdì 23 dicembre 2022

E sarà Natale

Le giornate sono molto brevi.

La mattina e la sera hanno lo stesso colore e lo stesso calore.

Quando rientro a casa, dopo il lavoro, è buio e non posso fare a meno di guardare le piccole luci che si affacciano ai tanti balconi delle case. Le più temerarie osano affrontare il vento, sfidandolo in una danza che sembra non finire mai.

Le luci dei negozi sono invitanti, mentre quelle di alcune strade paiono… timide.

L’aria, se l’annusi, sa di festa.

Sono a casa e mi sorprendo a guardare l'albero di Natale con le sue lampadine colorate, preferendo il momento in cui la luce passa lentamente da una all'altra, quasi a formare un'onda, prima di riprendere con un ritmo da balera.

Arriva la notte e, proprio nel momento in cui le luci possono dare il meglio di sé, alcune si spengono, mentre altre resisteranno fino all'alba, quando il giorno dominerà su tutte loro.

Poi tutto riprenderà, per un po' di tempo, fino a svanire nella nebbia dell'oblio per un intero anno, prima di ricominciare tutto daccapo, in un balletto di luci che si rinnoverà ancora e ancora.

Ma una luce, una soltanto, riuscirà a penetrare dentro di noi e a illuminarci il cuore. 

E sarà Natale.  




4 commenti:

  1. Grande Robertino… bello…

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    1. Si sì
      Grande come sempre, tenero come non mai, Fulvia

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    2. Grazie "Anonimo". Ma a chiamarmi "Robertino" non sono in tanti. Un abbraccio.

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    3. Grazie Fulvia per esserti affacciata al Rifugio. Mi ha fatto molto piacere. A te il mio abbraccio con la speranza di incontrarci di nuovo, presto.

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