Una
risata è terapeutica.
Ci
sono giornate in cui sembra che tutto vada storto, quelle in cui si dice che ci
si alza con il piede sbagliato.
Ma
basta poco, una battuta con un collega, una situazione comica inaspettata, una parola
fraintesa che dà il via a equivoci a catena, ecc., e tutto cambia.
Si
comincia a ridere a crepapelle, e più si cerca di trattenersi, perché ci si
trova in un luogo dove non si può lasciarsi andare totalmente, più viene da
ridere.
A
volte viene da ridere soltanto vedendo ridere qualcun altro, così, senza un
vero motivo.
Gli
occhi cominciano a lacrimare, la faccia si deforma, gli addominali cominciano a
lavorare, il suono strano della risata esce dal nostro corpo, per terminare con
un “ohi, ohi, ohi!” che non è dolore, ma soddisfazione piena.
Che faticaccia, che sudata!
E
se tenti di raccontare quello che è successo? È inutile, non fa ridere
nessuno!
Perché
quel momento è unico e irripetibile.
Ma quant’è bello ridere!
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