lunedì 8 febbraio 2021

Appunti in libertà

Il silenzio ci consente, spesso, di scavare dentro di noi.

Una condizione, quella del silenzio, apparentemente sempre più rara da trovare, in un mondo in cui sembra che non ci sia più il tempo di soffermarsi per arrivare a scoprire i livelli più profondi dell'esistenza o di noi stessi.

Una vita sempre più frenetica, una mente sempre più occupata, sempre connessa, che rivolge la sua attenzione a fattori esterni. Mi vengono in mente tutte le sollecitazioni che ci arrivano per catturare la nostra attenzione in pochi attimi e per pochi attimi: immagini, spot pubblicitari, video, flash musicali, e così via.

Siamo più preoccupati di dare un'immagine di noi stessi piuttosto che avere la consapevolezza di noi stessi. 

Per parlare con la gente sembra che dobbiamo tenere qualcosa in mano: un bicchiere, una sigaretta. Forse il problema è rappresentato dalle mani, dove le mettiamo altrimenti?

L'attesa è in via di estinzione, tutto va bruciato in fretta, tutto è dovuto, la rinuncia non esiste. Dobbiamo vivere, divertirci, e farlo subito, ad ogni costo. 

Dove si colloca l'amore in un'epoca come questa?

Una vita in vacanza, per citare versi di una canzone, nessuno che dice se sbagli sei fuori.

La mente, sempre desiderosa di vacanza, si adegua.


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