giovedì 13 giugno 2013

Quando la risposta è il silenzio

Ultimamente mi sta capitando di interpellare le persone senza ottenere risposte.
Chiami e non rispondono, senza richiamare, sms e non rispondono, e-mail e non sai se le leggono.
Ma che è? Una nuova moda? Si deve dare tutto per scontato?
A meno che non ci sia proprio il proposito di non rispondere... a me.







5 commenti:

  1. Ciao Ben.
    Senza mezze parole: questa non dovevi farmela.
    Eh già, perché tocchi un nervo scoperto in un momento - fortunatamente per me - copertissimo. Diciamo corazzato, ok?

    Ho già parlato, proprio qui al Rifugio, di quanto consideri la "risposta-silenzio" scorretta.
    Anzi no, niente eufemismi: la considero maleducata, da villani.
    Quando non è da codardi, ma questo è un altro discorso.

    Se questa è una nuova moda non la accetto; se si deve dare tutto per scontato non lo accetto: semplicemente ho smesso di accettare la maleducazione di coloro che credono che io (e come me tante altre persone) sia un interruttore da spegnere e accendere a loro piacimento.
    On-off-on-off?! Stop. Basta. Sono arcistufa.
    Augh!
    Un salutone, Ben.
    Ines

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  2. Che ti ho fatto?
    Sono innocente, lo giuro, e se c'ero dormivo!
    Anch'io credo che si tratti di un fatto di educazione, e spesso anche un fatto di arroganza, termine improprio, forse, ma che penso possa rendere l'idea.
    Ma dico io: ma ci vuole tanto a rispondere? Se poi uno non vuole farlo è sufficiente che dica: guarda, non mi chiamare più, io non voglio parlare con te. Se con uno ci si riesce a parlare, tutto si chiarisce e si spiega subito, senza tante storie e insistenze.
    Vi voglio raccontare questa: cercando di parlare, invano, con un giovane, mi sono visto costretto a interpellare il padre, in questi termini: puoi intercedere per me con tuo figlio? Non ottenni parole, ma solo un sms in cui non ricevetti nemmeno una risposta alle domande che in tempi e modi diversi avevo tentato di porre.

    Ma non è più semplice un. "Guarda, non mi rompere..." almeno uno sa come regolarsi!

    Resta il fatto che io a questo giovane non riesco a non voler bene.
    E' questo che mi frega, perché, altrimenti, un bel vaf.... ci sarebbe stato anche bene.

    Mi turba anche il fatto che tanti giovani, pur tenendo quasi ininterrottamente il cellulare (termine ormai riduttivo) tra le mani, non sappiano più usarlo per parlare.
    Ciao Ines, un salutone anche a te.

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  3. Carissima.Ines.Desideri ;-)
    Nonostante il TUO.pessimismo di maniera ( ! ), con
    LA TORTA ! ;-) arrivo in tempo ! ;-)
    Ora la dovi gradire ;-)
    Abbracci a bracciate ;-) e AUGURI in abbondanza; alla faccia della crisi, dello spread, dei Governi precari, dei Segretari di partito litigiosi, degli Aspiranti ambiziosi, delle esagerate difese d’ufficio e delle santificanti dedizioni alla causa, dell’ IVA in agguato e delle risorse contingentate ( ! ) ;-)
    Non farti mancare una canzone e quattro note di chitarra ;-) Aiutano ;-) a fare onore al COMPLEANNO e sono un Inno e un Grazie a chi ci conserva ;-)
    duccio
    Un caro saluto a TUTTI ! ;-)

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  4. Una torta di compleanno per me?!
    Caro duccio,
    tu sei stato puntualissimo, come sempre.
    Ehm... Io sono arrivata in ritardo: scusami.
    Fortunatamente le torte speciali hanno il potere magico di conservarsi inalterate per giorni, per mesi, per anni!
    Grazie di cuore.
    A te, a Ben e a tutti un caro saluto.
    Ines

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  5. ‘Fortunatamente le torte speciali hanno il potere magico di conservarsi inalterate
    per giorni, per mesi, per anni!
    Grazie di cuore.’
    Ines
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    Cara Ines
    La tua accoglienza colora la ‘Torta Speciale’ di ‘fiaba’ ! ;-)
    “…. Un piccolo pezzo ogni giorno regalava ad Ines sorriso e buon umore ed anche un ‘pacchetto’ di carica in più con cui affrontare il quotidiano. Non che Ines non avesse di suo questi ‘doni’; ma era quel magico ‘ in più’ che le faceva trovare più serene le giornate, meno pesanti le fatiche ed una inesauribile disponibilità. Accortasi della ‘magia’ della torta, Ines guardò con preoccupazione il diminuire, per fette, il dolce troncocono. Assottigliò così la fetta e scoprì, sorpresa !, che anche fette minime conservavano completa la magia. Si racconta, che da quel giorno, Ines mangiasse la magica Torta di Compleanno per briciole e che per anni ed anni il suo affrontare gli eventi della vita fosse un esempio ammirato e sottolineato a cui tanti che ‘dialogavano’ con lei s’ispiravano. La potenza della ‘torta magica’ si irradiava per "neuroni specchio"; nel paese delle fiabe “
    Un caro abbraccio, Ines ;-)
    Torta a volontà per TUTTI ;-)
    duccio

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