lunedì 2 luglio 2012

E' la fine di un'epoca


E' la frase che dicevo a mia figlia quando terminava un periodo importante della sua e della nostra vita. Lo dicevo in tono scherzoso, col sorriso sulle labbra, con un duplice significato: qualcosa finiva, qualcosa stava per iniziare, qualcosa scivolava dietro, qualcosa aspettava davanti.
Lo dissi quando smisi di accompagnarla alla fermata dello scuolabus, lo dissi dopo la fine delle elementari, quando ancora non era in grado di capire bene cosa intendessi dire, lo ribadii alla fine della scuola media. Adesso, al termine dell'esame di maturità, lo abbiamo detto insieme, contemporaneamente. In questi cinque anni abbiamo fatto insieme il viaggio di andata verso la scuola, in auto. L'accompagnavo e poi proseguivo per il mio ufficio. Negli ultimi tempi ha guidato lei, io ho fatto il passeggero, pronto a riprendere il comando della Panda a metano solo dopo l'arrivo a scuola. 
Questo è l'inizio di un'epoca, e presto un'altra inizierà.
Io dovrò fare scorta di buona musica da ascoltare in auto, perché, d'ora in avanti, mi sentirò un po' più solo.


9 commenti:

  1. Carissima.Desy ;-)
    Nonostante il TUO.pessimismo di maniera ( ! ), su quelli che….ed invece….., ma non come ti aspetti tu….perché essere prevedibili è banalmente conforme, mentre ‘Tenere sulla Corda’ è motivante e staticamente dinamico !

    Con LA TORTA....sembra 36, ma è 57 ! ;-)
    arrivo in tempo ! ;-)
    Ora la dovete gradire, Tu&i.Tuoi ;-)
    Abbracci a bracciate ;-)
    Auguri….AUGURISSIMI, felice compleanno con Chitarra, Coca&Cola, stornellate e varianti creative.
    Saluto il padrone di casa e gli amici lettori :-)
    duccio&fam.

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  2. Caro duccio,
    salto volentieri l'antipasto, il primo, il secondo e i contorni. Passo direttamente alla TORTA.

    Grazie a te&fam. degli AUGURISSIMI e degli abbracci.

    Ringrazio anche te, Ben, per la cordiale ospitalità.

    Buona serata

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  3. Mi riferivo, Ben, all'ospitalità che offri puntualmente in occasione del mio compleanno: sembra una tradizione consolidata, ormai.
    Probabilmente il tuo blog è più accogliente del mio.
    Senza invidia alcuna, sia chiaro, eh? ;-)
    Ciao ciao

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  4. Accipicchia quanta gente oggi al Rifugio! Erano mesi che non leggevo il nome di Ben due avventori.
    Benvenuto o Bentornato Duccio.
    Aggiungo i miei auguri per Ines che, invece, non fa mancare la sua presenza, qui al Rifugio.
    Devo dire, Duccio, che non ho Ben compreso alcune righe del tuo commento, ricco di gioioso caos.
    Tant'è, qualcuno capirà.

    Ines, il mio blog non è più accogliente del tuo, credo invece che sia vero il contrario.
    Qui per i compleanni si "festeggia", unica condizione è... ricordarsene. Meno male che gli avventori sono pochi, altrimenti povero me!
    Probabilmente Duccio è un lettore silente del Rifugio che si manifesta per le grandi occasioni. :-)

    Saluti a voi!

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  5. Beh carissimi, allora per la grande occasione mi unisco anch'io, ultimamente silente e silenziosa...
    Tanti auguri di buon compleanno Ines! Festeggia in allegria e tutto quello che desideri... sia!
    Happy Birthday e a voi tutti un caro e sentito saluto :)
    A presto,
    Bianca

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  6. Ti ringrazio per il gentile pensiero, cara Bianca.

    A te e a tutti buona giornata
    Ines

    PS: La fine di un'epoca, eh, Ben?
    "Tutto passa tutto se ne va", dice una vecchia canzone.
    Interverrò sul tema (eccome no!) presto e a modo mio, cioè con il mio "pessimismo di maniera" (?!), espressione che riprendo pari pari ma che non mi somiglia neanche un po'.
    Ciao ciao

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  7. Cari tutti (presenti scriventi, silenziosi e silenti e anche assenti ché non si sa mai ...),
    so di essere banalmente conforme e dunque prevedibile, ma tant'è: questa sono io e chi ha di meglio da offrire si faccia avanti e lo offra, senza tenerci sulla corda.
    S'è spezzataaaa! :-)
    Consiglio musicale: "L'acrobata" di Michele Zarrillo.

    Penso, caro Ben, che le tue riflessioni sulla "fine di un'epoca" siano comuni a tutti noi: nulla resta uguale (per fortuna e a volte per disgrazia) e nulla torna, ma anche se tornasse non sarebbe uguale a prima.

    Un esempio, vagamente fuori tema, tanto per essere "staticamente dinamica": se io ti telefono e tu, per un qualsiasi motivo, non mi rispondi non saprai mai ciò che volevo dirti nel momento esatto in cui ti ho chiamato.
    Quel momento esatto (un minuto o poco più), una volta passato è perduto e perdute sono le parole (quelle, non altre) che avrei voluto dirti e non ti ho detto.
    Potrò telefonarti di nuovo o potrai farlo tu, ma qualunque cosa ci diremo apparterrà a un momento diverso e a diverse sensazioni.
    Altro che essere prevedibili e banalmente conformi!
    Siamo acrobati dell'interiorità.

    Se bastano pochi minuti per cambiare il percorso di un dialogo, figurarsi cosa combinano gli anni, le "epoche"...
    Tanto per, insomma.

    Ti sentirai un po' più solo.
    Cosa significa sentirsi soli?
    Consiglio musicale: "Siamo soli" di Vasco Rossi.
    Aggiungerei anche "Basta poco" (stesso autore), tanto per riflettere rockeggiando, che ne dite?
    Salutowsky a tutti

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  8. Ciao Bianca, un saluto anche a te.

    Ciao Ines,
    un periodo passa e passa ciò che lo ha caratterizzato. Un altro periodo, per quanto simile, non sarà mai uguale. Cambiano i momenti, cambiano le persone, tutto si evolve. Quello che avrebbe potuto essere e non è stato, non lo sarà mai.

    Scelte musicali doc, Ines.

    Sentirsi soli: in questo caso non avere accanto un persona.
    Ma se allargassimo il discorso potremmo trovare tanti altri significati.

    Suggerimento musicale: "Uomini soli" dei Pooh.

    Ciao

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  9. Un saluto a te, Ben caro e... sì, quando le epoche finiscono sono sempre cambiamenti epocali.
    Capisco.
    A prestissimo spero... abbraccione,
    Bi

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