Sono iniziate le Olimpiadi e subito siamo attratti da
competizioni che, altrimenti, interesserebbero poco o niente. E sono proprio
quegli atleti, eroi per un giorno e subito dimenticati, che portano in alto l’onore
dell’Italia, molto più dei blasonati e ricchi campioni. E così ti ritrovi a
tifare per un tiratore di cui non conosci il nome, quello lo conoscono solo gli
addetti ai lavori, ma il grande evento ti tiene incollato al televisore, ed il
cuore ti batte pure forte fino al tiro finale che vale la medaglia.
Colpiscono le lacrime dei vincenti e quelle dei secondi.
Chissà se capiterà di nuovo un’opportunità del genere.
E colpisce la storia di un trentottenne che, dato per
finito, risorge da un serio infortunio e va a vincere la sua, forse, ultima gara.
Storie che colpiscono, storie di vita, storie di sport,
storie di sogni, storie di opportunità che non capitano più.
Lo sport, come la vita.
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