Le iniziative legate a “Il Treno delle 7,18” possono considerarsi definitivamente chiuse, anche se continua quella itinerante de “Il Cuore si scioglie”.
Un’iniziativa che finisce lascia una sensazione di vuoto. Si pensa all’impegno che è stato profuso per portarla avanti e non si può fare a meno di porsi tante domande.
Poteva esser fatto di più? Sicuramente.
Poteva esser fatto meglio? Sicuramente.
Nonostante si impari sempre qualcosa di nuovo da ogni esperienza, le mancanze restano, anche se giustificate dalla consapevolezza di aver dato il massimo, soprattutto per cercare di sensibilizzare le persone riguardo a certi temi e argomenti.
Passa in secondo piano l’aspetto personale.
Non si può fare a meno di fare alcune considerazioni: se il libro è andato bene o è andato male, chi ha continuato a essere fedele, chi ha promesso di comprarlo senza farlo.
Ci sono state sorprese, ma anche alcune delusioni, tali perché arrivate da persone anche molto vicine.
Di non secondaria importanza il fattore autore, forse non abbastanza bravo da convincere i lettori a riacquistare un suo libro. La legge del mercato vale per tutti.
Lati positivi e lati negativi, alti e bassi, tutto come nella vita.
Sono arrivate critiche, elogi, c’è chi ti ha scoperto e c’è chi ha taciuto, parlando più di tutti.
Ma tutto questo significa emozioni che, alla fine, sono quelle che restano. Quindi devo ringraziare Il Treno per avermi permesso di fare un altro viaggio e scoprire ancora qualche altro posto, fuori e dentro me, che in precedenza mi era sconosciuto.
sabato 10 aprile 2010
Il Treno è rientrato alla stazione
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Prova...Sa..Sa...Prova.
RispondiEliminaCiao a tutti!
Mancano all'appello due post-ini che avevo scritto.
Un salutone! :-)
non mi rimane che dirti la famosa frase che era scritta nelle gomme da masticare o nei cioccolatini:
RispondiEliminariprova, sarai più fortunata!
In realtà non so cosa dirti per questo problema tecnico, già verificatosi altre volte.
Però so mandarti un saluto!
Ciao