Quel suono, vivo e scoppiettante
è diventato muto in un istante
come una fiammella in preda al vento
si è spento in un momento
Il dubbio ti ha assalito
e confuso ed avvilito
ti chiedi la ragione
per placar la delusione
Di quella forte brezza
vorresti far chiarezza
da quale direzione
ha spento un’illusione
Tu come un cerino
vuoi riaccender lo stoppino
e sfreghi, sfreghi nuovamente
ma quello ormai è indifferente
Quel fiammifero ora è spezzato
sul pavimento dimezzato
e tu, a malincuore
ti abituerai a quel rumore
il silenzio
è diventato muto in un istante
come una fiammella in preda al vento
si è spento in un momento
Il dubbio ti ha assalito
e confuso ed avvilito
ti chiedi la ragione
per placar la delusione
Di quella forte brezza
vorresti far chiarezza
da quale direzione
ha spento un’illusione
Tu come un cerino
vuoi riaccender lo stoppino
e sfreghi, sfreghi nuovamente
ma quello ormai è indifferente
Quel fiammifero ora è spezzato
sul pavimento dimezzato
e tu, a malincuore
ti abituerai a quel rumore
il silenzio
Molto triste, Ben.
RispondiEliminaGuarda e ascolta con attenzione:
sono certa che fiammelle nuove e più luminose insieme a nuovi e vivaci suoni presto sostituiranno quelli che sono diventati solo luce fioca e silenzio.
Ciao Maria,
RispondiEliminaprima di tutto ben tornata.
Ciò che lascia tanta amarezza è la mancanza di un perchè.
E quando questo non ti viene spiegato non riesci a capire, in caso contrario riusciresti a fartene una ragione.
Spesso manca il coraggio di spiegare, o di chiedere spiegazioni. Forse si teme di ferire o di soffrire.
RispondiEliminaE tutto si trascina stancamente fino a finire.
I rapporti importanti però rimangono a dispetto del tempo, della stanchezza e anche delle incomprensioni, se si riesce a parlarne.
Come ti scrivevo in altra occasione, è una sorta di selezione naturale.
Rimangono quelli che ci amano e ci accettano per quello che siamo.
Non è mancato il coraggio di chiedere, nè quello di cercare. E' mancato il coraggio di rispondere, di spiegare, qualora ce ne fosse stato bisogno.
RispondiEliminaUn dialogo prevede almeno due persone che lo portano avanti. In questo caso si è trattato, negli ultimi tempi, di un monologo.
La selezione, come dici tu, è avvenuta.
Si riparte, un po' più tristi, ma si riparte. Però quel punto interogativo rimarrà tale e indelebile.
Sai, Ben, che non è affatto detto che l'interrogativo non troverà mai una risposta?
RispondiEliminaLa vita riserva sorprese e forse, chissà, incontrando in futuro quelle persone che oggi si sono allontanate senza una ragione, potreste ritrovare un nuovo affiatamento. Te lo auguro tanto, visto che la cosa ti ha rattristato molto.
Sarebbe bello, in fondo tutto è possibile, anche se in taluni casi improbabile.
RispondiEliminaTi sento vicina e ti ringrazio, doppiamente, perchè hai ancora voglia di commentare ciò che scrivo.
Certo che ne ho ancora voglia, Ben!
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