domenica 7 dicembre 2008

A proposito dei regali natalizi

Ho inserito un post, sull'altro blog, nel quale ho provato a fare alcune riflessioni sui regali natalizi.
E' un po' lungo, per cui incollo il link per chi vuole andare a leggerlo.

http://robertobenassai.spaces.live.com/blog/cns!25F0933BD1C7A08F!391.entry

E voi cosa pensate?

4 commenti:

  1. Caro Ben,
    In tempi antichissimi, e nelle poche popolazioni tribali rimaste, il dono aveva un significato altissimo. I viaggiatori ne offrivano per ringraziare dell’ospitalità ricevuta e il padrone di casa ricambiava a sua volta con un oggetto che avesse un significato speciale.
    Erano oggetti unici perché provenivano da altri Paesi e non si poteva trovarne di uguali.
    Inoltre, cosa che rendeva il dono più prezioso e unico, era che l’oggetto donato, qualunque cosa fosse, apparteneva in genere a chi lo regalava, che se ne privava per offrirlo. Ecco qual è il vero regalo: rinunciare a qualcosa per gli altri.
    Oggi utilizziamo il danaro, ma non è la stessa cosa perché, quasi sempre, regaliamo oggetti senza anima perché appena acquistati e perché ce ne sono di uguali ovunque nel mondo.
    E allora l’anima dobbiamo mettercela noi attraverso l’affetto che nutriamo per gli amici e per i nostri cari.
    La considerazione che fai è quanto mai giusta e la condivido.
    Oggi la massa ha perso di vista questo significato e corre freneticamente a cercare il regalo che faccia più scena.
    Tuttavia penso anche che, poiché non siamo tutti uguali, al di là del significato religioso che il Natale ha per molti di noi, questo periodo dell’anno rappresenti per molti di noi quel momento simbolico di incontro con chi non riusciamo a vedere o a sentire in tutto l’anno, proprio per il tipo di vita frettoloso che viviamo.
    Tutto sta nel come lo si affronta e non ti nascondo che anche io mi faccio spesso prendere dalla frenesia del “dovere”. Ma poi, attingendo al buon senso e alla necessità sempre più forte di autenticità, cerco un regalo per le persone alle quali tengo veramente e anche per quelle con le quali quotidianamente ci scambiamo un sorriso, magari lavorando fianco a fianco.
    Ciao Ben, buona giornata di festa
    Maria

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  2. Grazie Maria per la tua riflessione. La frenesia del "dovere" credo che coinvolga un po' tutti, chi più chi meno. Però se ci sono persone che ancora si fanno guidare dal buon senso, e ce ne sono molte, allora tutto viene ricondotto ad una dimensione più umana, meno estetica (il regalo che faccia scena, come dici tu) e diventa bello scambiarsi i doni perchè capisci che è un gesto autentico, vero, che proviene da dentro, incurante di tutte le altre sollecitazioni.
    In questo caso, ma credo che si possa estendere anche ad altri, penso che anche dietro certi comportamenti, come dire, automatici (brutto termine, lo so) si possano vedere le origini dei valori e dei sentimenti che legano le persone fra loro.

    Ciao Maria, buona festa anche a te.

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  3. Ciao Bne, rispondo qui in mezzo ai regali, la bacca rossa di 'punica granatum' starebbe bene.

    ciao un caloroso augurio, con la neve che ancora cade.

    anna maer

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  4. è vero: il Natale è ormai diventato un momento di forte stress, proprio perché la gente ne perde di vista il significato principale, perdendosi in un'orgia di acquisti, feste, cene...
    Per me non ha più valenza religiosa, me ne rendo conto ogni giorno di più; sono diventata agnostica, purtroppo, ma quest'anno ho voluto insegnare ai miei bimbi che il Natale non è solo ricevere dei regali e stare a casa da scuola, ma l'occasione per stare vicini, coccolarsi e (per loro) pensare alla meravigliosa storia di Gesù.
    Niente regali, a parte i bimbi, e un pensierino per mia sorella.
    Il regalo più bello è cercare di dimostrare affetto alle persone che si amano.

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