Caro
Rifugio,
oggi
compi 17 anni.
Quel 5 ottobre era domenica, proprio come oggi.
Non so se dovrei congratularmi con te o con me.
Con te, per essere ancora vivo in questo mondo virtuale che cambia ogni cinque
minuti.
Con me, per non averti lasciato andare, nonostante tutto.
Ogni volta mi chiedo se ha ancora
senso tornare qui.
E ogni volta, puntualmente, lo faccio.
Forse per abitudine, forse per bisogno.
O forse perché certi luoghi, anche se tutto cambia intorno, restano... casa.
Lo so, sei diventato silenzioso, ma
è un silenzio che ormai conosco.
Un silenzio che non chiede attenzioni, ma le accoglie quando arrivano.
E io, ogni tanto, torno. E parlo.
Tu, come sempre, ascolti.
In questi anni sei invecchiato con
me.
Ma a modo tuo sei rimasto giovane, intatto, con quella tua aria da diario
segreto, da rifugio appunto, dove si può ancora scrivere senza dover piacere a
tutti i costi, senza filtri, senza algoritmi.
Non so quanto ancora durerà tutto
questo.
Ma oggi non si chiude nulla, oggi si festeggia.
Brindiamo! In
silenzio, io e te.
Buon compleanno, Rifugio.
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