sabato 14 marzo 2020

Andrà tutto bene


Caro Rifugio,
in questo periodo così strano, ed allo stesso tempo incredibile per molte generazioni di persone, mi sei tornato in mente.
Da molto tempo non mi affacciavo in questo posto virtuale, nel quale mi sono rifugiato tante volte, ed oggi ho deciso di lasciare alcuni appunti, un post, per cercare di esprimere quello che provo, quello che sento.
Cerco di farlo, perché la situazione è così stravolgente che non sono sicuro di essermi pienamente reso conto di quello che sta accadendo.
La vita, fino ad oggi, ci ha riservato la sua parte più semplice, quella più bella, senza problemi così evidenti da coinvolgere l’intero mondo, tutto assieme. Gli anziani che hanno vissuto una guerra, fra coloro che ancora sono in vita, probabilmente hanno vissuto qualcosa di simile, ma alcuni di loro dicono che non è la stessa cosa.
Fino a ieri siamo stati egoisti, individualisti, per certi versi prepotenti. Così vicini fra noi, ma mai così distanti.
Oggi un virus invisibile agli occhi ci fa riscoprire, nel pericolo e nell’incertezza globale, l’importanza dei rapporti umani, proprio perché, per il bene comune, ci sono stati temporaneamente sconsigliati.
Riscopriamo o scopriamo l’importanza dei valori umani, ma anche l’importanza di quelle persone che rischiano la propria pelle per un bene più grande, quello di tutti.
E mi commuovo.
Mi commuovo a vedere la foto dell’infermiera che si addormenta sulla testiera, sfinita dopo un turno infinito.
Mi commuovo a vedere la gente che tenta di stare vicina ed unita agli altri attraverso la tecnologia.
Mi commuovo quando vedo in televisione le persone che si affacciano ai loro balconi per applaudire altre persone, che in quello stesso momento rischiano in prima persona, o che cantano e suonano pur di non rinunciare a quel contatto, visivo e sonoro, che per ora ci resta.
Mi sono ritrovato a seguire un rosario in diretta Facebook. Mai avrei pensato che potesse accadere, ma è stato bello vedere che non ero solo, e che insieme ad altri non volevo rinunciare a quel momento così intenso e così speciale.
Adesso è importante capire quanto ognuno di noi sia importante per gli altri e quanto gli altri siano importanti per noi.
Oggi, forse, lo abbiamo capito. Speriamo di non scordarcelo quanto tutto questo sarà finito. Perché prima o poi finirà.
Mai come oggi riscopriamo il significato di frasi che ci siamo ritrovati in eredità.
Dalla letteratura abbiamo ricevuto parole come “Uno per tutti, tutti per uno”, dalla musica canzoni come “Gli altri siamo noi”, dal Vangelo parole come “Ama il prossimo tuo come te stesso”.
Era possibile accorgersi prima di tanta bellezza?
Sì, era possibile, ma oggi ce ne siamo accorti. E allora facciamone tesoro.
Andrà tutto bene!
A presto.

2 commenti:

  1. Caro Ben per me che ho una figlia in difficoltà purtroppo questo nuovo clima di bellezza e commozione seppur condivisibile non ho possibilità di goderlo ; le mie energie sono tutte e soltanto rivolte nella ricerca di uscire dal guado unica cosa che al momento potrebbe ridarmi la felicita' con quella forza che ha mostrato Benigni per suo figlio nella vita è Bella e come farebbe qualsiasi genitore che inventa l'impossibile pur di aiutare il proprio figlio. Josil

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  2. Caro Josil,
    ti sono vicino, consapevole di non poter fare molto di più, se non questo.

    La frase "andrà tutto bene" infonde speranza, e la speranza ci dà la forza per continuare un cammino intrapreso in cui crediamo, anche se difficilissimo e anche se non tutto dipende da noi.
    Non molliamo.
    A presto.

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