mercoledì 21 maggio 2014

Fiaba d’amore di Antonio Moresco

Un romanzo dal sapore agrodolce, dove ad essere protagonista è chi nella attuale società è considerato uno degli ultimi, un invisibile: un vecchio barbone di cui nessuno sa niente, un “vecchio pazzo” che non sa più niente nemmeno di se stesso e che si aggira dentro una sconosciuta città, ai bordi di quel mondo che ha deciso di abbandonare per vivere per strada privandosi di ogni cosa.
Ma un bel giorno una bella ragazza profumata lo scoverà e riaccenderà in lui una speranza, perché si prenderà cura di lui arrivando perfino ad amarlo come se si trattasse del più grande amore della sua vita.
E tutti a domandarsi come due così possano vivere insieme.
Ma ben presto la favola finisce e la ragazza lo caccia via dalla sua casa. Il vecchio barbone tornerà a vagare per le strade ed in una notte fredda si incamminerà verso la città dei morti, al confine fra la speranza e la disperazione. E per lui la città dei morti diventerà l’unica salvezza.
La ragazza tornerà a cercarlo e venuta a conoscenza della morte del vecchio pazzo si troverà anche lei a vivere come una barbona, finendo per morire dal dolore. Così anche lei approderà nella città dei morti dove i due si ritroveranno ricominciando la loro favola.

Un romanzo che fa riflettere su vari aspetti della nostra vita: l’amore che può arrivare per tutti, l’amore che può arrivare senza preavviso, l’amore incondizionato. L’ipocrisia che ci circonda, ma anche la verità con la quale possiamo combatterla. La diversità ed il modo di vederla, perché c’è sempre un modo diverso per vedere la realtà delle cose, riscoprendo parte dei valori che oggi sembrano scomparsi. Ed in un mondo malato l’amore può diventare una cura molto importante.
Una fiaba costruita su una cruda verità, cruda come spesso è il linguaggio usato, una verità che fa riflettere anche sulla morte, senza averne timore, e su quello che può esserci dopo la vita; il passaggio dal regno dei vivi al regno dei morti, da un mondo pieno di luce dove ci si può sentire morti ad un mondo fatto di buio dove si può scoprire di essere vivi.
Voto di Ben - 8



1 commento:

  1. Fiaba molto insolita.
    Come sai, ho avuto un primo incontro piuttosto "burrascoso" con questo libro.
    Ha suscitato in me sensazioni contrastanti e non è stata una lettura facile ma anch'io mi allineo al tuo voto.
    Buona giornata a tutti!
    maria

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