Oggi vorrei parlarvi della mia domenica. Un po' piovosa, non bella. Eppure a me è piaciuta.
Domenica delle Palme, appuntamento fissato con i "miei bambini" un quarto d'ora prima dell'inizio della Messa, che oggi sarà dedicata a loro, ai Cresimandi. Ultimi accordi per l'assegnazione dei posti e per l'animazione: a me toccano Prima lettura e Salmo, ad alcuni dei bambini la Preghiera dei fedeli, mentre un'altra di loro dovrà portare all'altare uno dei doni.
La Messa, si sa, oggi è un po' più lunga del solito, ma a differenza di tante altre volte, vedo nei ragazzi una diversa partecipazione ed il tempo sembra scorrere veloce. Come i quattro anni in cui ho tentato, insieme a mia moglie, di accompagnarli in questo loro cammino.
Li guardavo, lì, seduti nelle panche, io in piedi, e provavo a ripensare a loro quando li vidi per la prima volta. Sono cresciuti e, quando vogliono, sono delle vere pesti!
Ma come non amarli. Ho pensato spesso di smettere, in questi ultimi tempi. Eppure ogni volta che li guardo, come è accaduto anche domenica scorsa quando andammo ad incontrare il Vescovo insieme ad un altro migliaio di bambini, mi riesce difficile pensare ai miei futuri pomeriggi del sabato senza piccole canaglie da richiamare. E sorrido mentre sto scrivendo questo.
Alla fine ai bambini è stato chiesto di presentarsi, dicendo il nome. Stessa sorte è toccata anche a noi che li abbiamo accompagnati (che imbarazzo!). Il sacerdote ha detto alcune parole di ringraziamento, semplici semplici, di quelle che arrivano dirette, con la forza della loro semplicità e che hanno il potere di fare riflettere.
Ed io, così, avrò modo di riflettere su decisioni che pensavo di aver già preso.
Grazie, Caro Ben, per questa condivisione della ‘vostra’ domenica.
RispondiEliminaE’ un piacere leggere dell’effetto trainante delle parole semplici e del sereno svolgersi delle cose semplici, che irrobustiscono il legno giovane e rendono fruttifero il legno adulto. E’ un bel donarsi generoso il tuo, il vostro ! ;-)
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Li guardavo, lì, seduti nelle panche, e provavo a ripensare a quando li vidi per la prima volta. Sono cresciuti e, quando vogliono, sono delle vere pesti!
…..mi riesce difficile pensare ai miei futuri pomeriggi del sabato senza piccole canaglie da richiamare. E sorrido mentre sto scrivendo questo. ( da Ben)
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Ed hai fatto sorridere anche me e mi hai fatto riflettere e chiedermi:
‘Chissà cosa pensa ognuno di quei ragazzi dell’amico catechista_animatore; chissà che ricordo si porterà di Lui. Chissà se attingerà a quell’esempio, in qualche momento della vita. Chissà se qualche giovanotto con moglie e piccolo pargolo al seguito, avvicinerà quel vecchio_signore che ormai gioca in panchina, e gli chiederà cortese “Signor Roberto, si ricorda di me ?” ‘
“ Ma certo ! Ti ricordi ancora il mio nome !?”
“ Ma certo ! Non ho mai dimenticato il momento d’imbarazzo, che lei, sempre disinvolto ed a perfetto agio nella recita e nel canto, ebbe, presentandosi al Vescovo. Mi portai la mano alla bocca per non sbottare a ridere ;-)”
Ciao Ben ;-)
duccio
Ciao Duccio,
RispondiEliminauna precisazione, per onor di verità: le presentazioni sono state fatte durante la Messa di ieri. Farle durante l'incontro della settimana precedente con il Vescovo avrebbe comportato una lunga serie di giorni di ferie. :-)
Non so se si ricorderanno di me, ma non è questo quelle che importa. Fare breccia nei loro cuori non è facile, ma spero che faccia breccia quello di cui parlo e che cerco di trasmettere loro. Se qualcosa di questo rimarrà dentro di loro, allora potrò ritenermi contento.
Parlerà il tempo.
Ciao Duccio, alla prossima.