Fa caldo. Avrei voglia di un bel gelato, ma non ho proprio voglia di vestirmi per uscire. Allora meglio stare in casa, dove fa più fresco che fuori!
E mentre scrivo penso.
Penso alla scrittura e alla libertà di scrivere e di non scrivere, penso alla voglia di provare altri tipi di scrittura, penso a quello che ho fatto in questi ultimi anni, come ciò sia accaduto e a che punto di questa strada inizialmente sconosciuta sia giunto. E mi domando se la scrittura, che prima avevo iniziato a vedere come una nuova costante della mia vita, non sia stata altro che una tappa di un viaggio di cui ancora non conosco la meta.
Intanto fuori continua a fare caldo.
E penso.
Percaso non sarà che tutti questi pensieri ti sono venuti per il troppo caldo!!!!
RispondiEliminaMi raccomando non "aprire" nuove attività mentre vado 2 settimane in vacanza....
Scherzo naturalmente!!!!
La tappa della scrittura dunque potrebbe aver avuto il ruolo di "apripista" per tutte le altre
tue attività ma sento che prima o poi "al di la delle ombre" un nuovo "treno delle 7,18" transiterà
"nel mezzo della notte" a fare "quattro passi" dentro il tuo io. E chissà cosa accadrà....
Josil
Aprire nuove attività, eh?
RispondiEliminaMmmhh, mica una cattiva idea!
Adesso anch'io andrò un po' in vacanza, ma... tieniti libero per il 2 di settembre, potresti vederne e sentirne delle belle!
Ciao Josil, un abbraccio a te e alle tue donne.
Caro Ben,
RispondiEliminariesci a pensare con questo caldo?!
Beato te. Io ho il cervello in tilt.
Come? Non ho capito cosa hai detto ...
Ah! Dici che non dipende dal caldo se il mio cervello è in tilt.
Vabbè ... ci ho provato, dai!;-)
Un caro saluto e buone vacanze a te e a Josil.
Con questo caldo più che altro riesco a sudare e a non prender sonno.
RispondiEliminaSpero di recuperare prossimamente, al fresco.
Come dici? In galera? Ma nooo, in montagna!
Però prima vorrei lasciarvi un'altra canzone da ascoltare.
Ciao.