Un ricordo apparso sul mio profilo di un social, mi ha fatto tornare alla mente un periodo, non troppo lontano, in cui eravamo tutti spaventati da un virus che minava la nostra vita.
Eravamo rinchiusi in casa ed ogni mezzo sembrava buono per rimanere in contatto con gli altri, sentirci vicini e, se possibile, infondere fiducia e coraggio.
La gente cantava dai balconi e chi sapeva suonare lo faceva dalle terrazze dei palazzi.
E quelle esecuzioni, non ho mai pensato che fossero esibizioni, aiutavano a non pensare al peggio per qualche minuto. Lo facessimo oggi ci porterebbero via con la camicia di forza.
Quella paura ci univa e tutti riscoprimmo un po' della nostra umanità.
Poi la paura svanì.
Mi domando: cosa ci è rimasto di quel periodo?
E, soprattutto, cosa ci è rimasto di quello che abbiamo appreso da quel periodo?
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