Durante questi primi giorni di vita di Incontro al mattino, ho cercato di comunicare questa novità a conoscenti ed amici.
In tanti si sono congratulati, un vero atto di fiducia
considerato che ancora il romanzo deve esser letto.
Altri mi hanno augurato di avere successo.
Ringrazio tutti dal profondo del mio cuore.
La parola “successo” mi ha fatto riflettere.
Che cos'è il successo?
Per un appassionato di bici può essere una buona prestazione,
la vittoria di una corsa, fare un percorso ed impiegare meno tempo della volta
precedente, viaggiare godendosi un bellissimo panorama.
Per un appassionato di pesca può essere vincere una gara,
pescare un pesce con il quale è stata ingaggiata una sfida, la soddisfazione di rimetterlo subito in acqua per donargli di nuovo la libertà.
Avere successo sul lavoro, potrebbe voler dire utilizzare le
proprie capacità che poi ti fanno avere una bella qualità di vita.
Per un artista, arrivare alla gente e ricavarne da vivere.
Se volete, continuate voi.
Ma nel caso di questo romanzo, con le caratteristiche descritte nei post precedenti?
Che cos'è il successo…
Che cos'è il successo?
Mi verrebbe da dire: vedere esaudito il desiderio di
condividere con altri, attraverso una storia, un pezzo di sé.
Con la consapevolezza che la scelta di questa condivisione è
nelle mani altrui.
Subito dopo mi
si è presentata un’altra domanda:
Desiderio o bisogno di condividere?
"Che cos'è il successo?"
RispondiEliminaPer me è qualcosa che cerco di raggiungere ogni giorno e quel "qualcosa" è un gesto, o meglio un'attenzione rivolta ad almeno un'altra persona e un'attenzione rivolta a me stessa.
Si può trattare di un gesto (o attenzione o premura) molto semplice o più complesso, ma sia in un caso che nell'altro lo considero un successo se ha fatto bene alla persona a cui l'ho rivolto e ha fatto bene a me.
Ciao Roberto,
quanto alla domanda "Desiderio o bisogno di condividere?", penso che la risposta possa darla soltanto tu. E non deve necessariamente essere pubblica.
Tuttavia, per quanto riguarda me e la scrittura, sento il bisogno di scrivere per dar voce sia a una parte di me sia a una parte della realtà che mi circonda, per come io la interpreto, ovviamente.
Sento il desiderio di condividere... oggi meno che in passato: il bisogno di scrivere supera abbondantemente il desiderio di condividere.
Magari ne riparleremo.
Sto leggendo, con grande interesse, "Incontro al mattino". Sono a buon punto.
Parlerò volentieri anche di questo, con i tempi che i miei impegni - come ben sai - mi consentiranno.
Un salutone
Ines
Ciao Ines,
RispondiEliminabentornata!
Al successo si possono dare tanti significati.
In questo caso mi limitavo all'augurio che mi era stato fatto per l'inizio dell'avventura di Incontro al mattino.
Quando ho iniziato a scrivere questo romanzo, avevo solo voglia di scrivere, senza preoccuparmi di nient'altro. Scrivevo quello che avevo voglia di scrivere, per un "sano egoismo".
E stavo bene! Ho scritto senza seguire determinati "schemi" del passato, quando iniziavo se avevo chiari titolo, inizio e fine.
Questa volta no. Ho scritto, senza preoccuparmi del dopo, pensando di scrivere per me e per pochi altri che sarebbero stati interessati, a prescindere dalla bellezza e dal valore del romanzo.
In passato c'è sempre stato un progetto dietro.
Ho scritto perché sentivo di scrivere, quindi avevo bisogno di scrivere.
Ma in quel pensiero c'era già il desiderio di condividere con quei "pochi altri".
Non ricordo di aver scritto qualcosa che sia rimasto nel cassetto, indisponibile per gli altri, i quali possono liberamente scegliere se leggere o meno.
Non ci riesco, è più forte di me. Anche scrivere qui sul blog, potenzialmente visibile a tutti, credo che testimoni questo mio modo di essere.
Probabilmente, per me, bisogno e desiderio si rincorrono.
Grazie per avermi aiutato nella riflessione.
Ti aspetto, quando sarà, per il tuo commento riguardo a Incontro al mattino.
Grazie del passaggio.
Un abbraccio.
Ciao Roberto.
RispondiEliminaHo letto con molto piacere “incontro al mattino”.Devo dire che pagina dopo pagina mi sono sempre piu incuriosito sulla storia che hai scritto. Hai toccato delle tematiche che mi hanno colpito e confermato,le idee che avevo su di te ( ovviamente positive ),ricordando i tempi in cui ci siamo conosciuti, che avevano tutto un altro profumo e sapore.
Ringrazio per avermi mandato il link,perché ho ritrovato il pensiero che avevo un po’ di tempo fa e cioè che alla fine tutto si muove, grazie ai sentimenti e ai sogni, altrimenti tutto muore (almeno questo è quello che mi hai trasmesso, leggendo).
Sei davvero una persona dalle mille risorse.
Grazie e a presto.
Simone.
Ciao Simone,
RispondiEliminagrazie. Grazie anche per essere passato dal Rifugio a lasciare un commento.
I tempi che in cui ci siamo conosciuti sembrano lontani anni luce anche se il tempo trascorso non è poi tanto. Tuttavia le cose cambiano, come le persone, che "mutano" continuamente, che vogliano o no.
Ma noi siamo ancora qua, con i nostri sogni da portare avanti e con la voglia di condividerli.
Per esempio, adesso, ho ritirato fuori delle bacchette per colpire dei piccoli tamburi, mentre altri due amici suonano tastiera e chitarra. E insieme sogniamo pure di cantare.
A presto.