Questa è stata la frase pronunciata da un mio giovano amico, aspirante medico.
Ed io, incuriosito da questa affermazione, comprai quel libro e lo misi in lista d'attesa sul comodino.
Arrivato il suo turno, cominciai a leggerlo.
Qualche pagina, poi spensi la luce e buonanotte.
E così anche le sere successive.
Ma in tutte quelle sere, con fatica, avevo letto una ventina di pagine.
Poi una sera lo presi in mano, lo guardai e lo rimisi al suo posto.
Non l'ho più aperto e adesso non è più sul comodino.
Il libro in questione è "1984" di George Orwell.
E adesso non so perché quel libro abbia cambiato la vita al mio amico, anche perché lui mi disse di leggerlo per capirlo.
Cosa faccio: gli mando un messaggino su WhatsApp e glielo chiedo?
Oppure c'è qualche avventore del Rifugio in grado di aiutarmi a capire come un libro possa cambiare la vita ad una persona e risultare allo stesso tempo illeggibile per un'altra?
Qui? Ma sì, qui.
RispondiEliminaCiao a tutti voi, amici del Rifugio di Ben!
Sono in ritardo per gli auguri di Natale - e mi scuso - ma in anticipo per il fine anno e l'inizio del 2016.
"Pari e patta", usavano dire i giocatori di briscola.
Ciao Ben!
Ho un paio di cosette da dire: le mie opinioni, come sempre.
Partiamo dai libri. Ho letto "1984" di G. Orwell e l'ho trovato bellissimo, ma non mi ha cambiato la vita.
Dico, anzi, che nessun libro mi ha cambiato la vita, sebbene nel corso degli anni abbia letto molte opere notevoli e poca "paccottiglia", per mia fortuna.
Ritengo che un libro possa arricchire, sensibilizzare, offrire spunti, emozioni, riflessioni e altro ancora al lettore; che possa condurlo in "mondi" e tempi a lui ignoti, che possa fargli idealmente incontrare una ricca varietà di personaggi e, con i personaggi, di caratteri, di situazioni, di circostanze mai vissute personalmente.
Se tutto ciò (e altro ancora, ma non voglio dilungarmi) può bastare per cambiare la vita - intendendo con questa espressione una trasformazione evidente e permanente che coinvolga la personalità, le scelte, i comportamenti di una persona - allora sì: alcuni libri possono cambiare la vita.
Personalmente, comunque, ne dubito e trovo nell'espressione "un libro che mi ha cambiato la vita" un'enfasi che considero eccessiva.
Passiamo alla partecipazione al blog-Rifugio.
Per quanto riguarda me, i social network e, in generale, Internet non hanno influito sulla mia 'scelta' di starmene un po' in disparte: non sono iscritta ai social network e faccio un uso moderato di Internet.
Nell'ultimo anno ho semplicemente avvertito il bisogno di starmene in disparte. Ho sospeso l'attività del mio blog (un po' a malincuore, sinceramente) e mi sono dedicata ad altro: leggere, scrivere e far di conto.
No, no: far di conto no. Non amo i numeri, mi spiace.
A volte mi mancano il mio blog e il Rifugio, come luoghi virtuali in cui incontrarsi e scambiare opinioni. A volte no.
Concludo con gli auguri più augurosi per il nuovo anno: a Bianca, a Maria, a Ben e a tutti gli amici del Rifugio. A tutti tutti.
Con affetto
Ines
Ciao cara Ines! Sempre un piacere leggerti, mi verrebbe da dire "intervieni / interveniamo di piu'" ma capisco i motivi che spingono una persona a frenare gli interventi in Internet: social network, blog, comunicazioni via email e via elencando.
RispondiEliminaAnche io mi sono data una calmata e questo francamente mi solleva e mi lascia piu' tempo e piu' energie,specialmente mentali (PS: accenti sballati perche' sto scrivendo dal laptop!).
Pero' vi penso spesso e un salto da queste parti lo faccio regolarmente, anche se in genere mi limito alla lettura - ho anche visitato il tuo blog.
A te a ai tuoi cari, a Maria e Ben rinnovo i miei auguri di un sereno Anno Nuovo 2016, che soddisfi le nostre / vostre aspettative: ma ci risentiremo virtualmente prima del 31 dicembre 2016, quando tireremo le somme dell'anno che stara' per cedere il posto al 2017 :-)
Di nuovo buone feste e buon anno, con affetto,
Bianca
Ciao Ines,ciao Bianca,
RispondiEliminagrazie.
Un'enfasi eccessiva, sono d'accordo con te, Ines.
Un arricchimento, questo sì.
Tuttavia, può essere possibile. Cerco di spiegarmi meglio.
Da un po' di tempo, diciamo dall'estate scorsa, sto guardando un po' indietro nel tempo, nel mio tempo, e con il senno di poi potrei dire che un libro possa cambiare la vita, non per i contenuti, non per i soldi né per il successo, ma semplicemente perché apre nuovi orizzonti sulla vita che ci circonda e mette nelle condizioni di vederla. Di dare una svegliata, per dirla in maniera sbrigativa.
Ecco, in questo caso concordo con quell'affermazione.
E per quanto riguarda la partecipazione al blog, qui al Rifugio è sempre stato così: Nessun obbligo, nessuna preoccupazione, va bene così.
RispondiEliminaUno slow-blog.
Un abbraccio
Ines, che piacere rileggerti qui al rifugio.
RispondiEliminaGrazie per gli auguri che ricambio con grande piacere.
Approfitto per rinnovare gli auguri anche a Bianca e a Ben.
Bello ritrovarsi tutti qui, anche solo per gli auguri.
E che l'anno nuovo cominci... :-)
ciao
maria