Avevo detto che se avessi avuto voglia di scrivere sarei entrato e l'avrei fatto, interrompendo, di fatto, la vacanza del blog. Stasera ho voglia di scrivere una pillola a proposito dei giovani.
Mi piace ascoltare le storie dei giovani: mi fa vedere analogie e differenze con me stesso, alla loro età, ma soprattutto mi permette di capire meglio il bello che hanno dentro.
Mi piace ascoltare le storie dei giovani: mi fa vedere analogie e differenze con me stesso, alla loro età, ma soprattutto mi permette di capire meglio il bello che hanno dentro.
Ciao Ben.
RispondiEliminaNon sempre i giovani sono disposti a condividere il loro mondo con gli "adulti" e forse è comprensibile. Anche a noi capitava, in fondo, di voler tenere segreti alcuni aspetti del nostro sentire, quando eravamo ragazzi: era (e resta per i giovani di oggi) uno spazio incontaminato, da tenere per sé.
Ma che spazio, quando hanno voglia di aprirsi!
Fortunato chi sa ascoltarli, i nostri ragazzi, sempre più spesso e troppo soli, oggi.
Un saluto
Ciao Ines,
RispondiEliminaè vero, ed è per questo che quando capita sembra ancora più bello.
Durante un lungo e noioso pomeriggio estivo domenicale, in attesa che il telefono suonasse, ho avuto modo di ascoltare conversazioni fra ragazzi di 18-20 anni. E' stata una piacevole sorpresa; ho ascoltato, senza intervenire, quelle giovani pillole di saggezza.