venerdì 6 febbraio 2009

Ho pensato...

... di chiudere il Rifugio e riunificarlo con l'altro, quello delle mie passioni.
Ritenevo che questo fosse più dinamico, quindi più adatto a scambi di opinioni, commenti, confronti. L'altro blog invece è più statico, meno dinamico, più simile ad un classico sito solo da leggere, ma permette molti più inserimenti di notizie e di informazioni riguardanti le mie passioni, soprattutto la scrittura.
Oggi, in modo particolare, ho pensato a cosa scrivere e come motivare la mia decisione.
Sicuramente il poco tempo che ho a disposizione sarebbe una buona motivazione, ma la realtà è che dall'inizio dell'anno soltanto tre persone hanno inserito dei commenti. Due di queste sanno come continuare a seguirmi, se vogliono, perchè leggono e partecipano insieme a me sul Makitevole, la terza è un mio ex-collega.
Chi invece entra solo per leggere, mi sono detto, può continuare a farlo sull'altro blog.
Ringrazio tutti comunque e vi rimando a http://robertobenassai.spaces.live.com/.
Vi saluto con un gioco di rime che scrissi per fare gli auguri natalizi, al quale ho cambiato il finale per l'occasione.


A chi si è qui fermato
dal momento in cui è nato,
a chi ha partecipato
ma poi se n’è andato,
a chi entra in più momenti,
senza lasciar commenti,
il mio miglior saluto
e i miei ringraziamenti.

Lascio comunque questo spazio perchè niente nella vita è definitivo. E se un domani...
Per il momento, però, vi dico che questo blog è



lunedì 2 febbraio 2009

Le notizie di questi giorni...

... sembrano uscite da un film dell'orrore.
Stupri di gruppo, persone date alle fiamme, omicidi, liti, pestaggi.
Dalla notizie più grave fino alla notizia locale, si leggono fatti ai quali si stenta a credere, tanta è la violenza, la brutalità, la totale mancanza di rispetto per il prossimo.
La mattina ci alziamo come se tutto fosse normale. Andiamo a lavoro (chi ce l'ha), i ragazzi a scuola, ci tuffiamo nel traffico e tutto ci sembra normale.
Ma da qualche parte nella notte è accaduto qualcosa che di normale non ha niente. Da qualche parte sta succedendo qualcosa che sfugge al concetto di normalità.
Le domande sono sempre le stesse: perchè? di chi è colpa? di cosa è colpa?
E le risposte?