...
Riponi il tuo smartphone. Sali in macchina. Metti in moto e accendi la radio.
Giorno per giorno
Senza sapere
Cosa mi aspetta
Ma voglio vedere
Avresti voluto essere tu a scrivere quelle parole.
La copertina di Trilogia Imperfetta ha rivelato e chiarito che il nuovo libro include tre romanzi.
Dei tre, Disumani è inedito e, come scrissi tempo fa, non avrà una storia tutta sua.
Se avesse avuto una quarta di copertina, sarebbe stata
più o meno così:
Arcadio e Sirko si ritrovano in una dimensione fatta di grigiore e desolazione, dove il tempo e lo spazio non esistono.
Sono
senza memoria e senza passato. Hanno solo la sensazione di essersi già incontrati
in un altro mondo e che tra loro ci fosse stato un legame forte, poi svanito.
Attraverso piccoli dettagli e frammenti di una memoria che riaffiora,
dovranno ricostruire una verità.
Ogni loro incontro sarà carico di tensione: si scontreranno, si respingeranno e, allo stesso tempo, proveranno un’attrazione reciproca fuori da ogni logica. Saranno costretti a conoscersi per capire chi sono, o chi sono stati, e perché si trovano lì, tormentati da un dubbio che assilla le loro menti: il timore di non riuscire a sopportare il peso di quella verità.
Al Teatro
Cestello di Firenze si è tenuto il XXXI Incontro Nazionale Artisti, organizzato
da Marzia Carocci.
Per la seconda
volta mettevo piede in quel teatro. La prima fu nel settembre scorso quando, per
bontà della giuria, un mio racconto fu ritenuto meritevole di essere notato, e
quindi potete immaginare la mia emozione.
Ieri è stato
diverso, ma altrettanto emozionante e bello.
La giornata si
prospettava lunga, ma quelle ore sono state leggere e intense allo stesso
tempo. Ogni partecipante, in pochi attimi, ha dato qualcosa di sé che non è
andato perduto.
Personalmente ho
letto l’inizio di un romanzo che farà parte del prossimo progetto, scelto casualmente
fra tre buste, ognuna delle quali conteneva l’incipit di altrettanti romanzi.
Non voleva essere
un colpo di teatro, ma, dovendo leggere solo poche righe, per me sarebbe stato
difficile scegliere fra tre “figli” equamente amati.
Avevo voglia di leggere un libro breve, ma anche la
curiosità di leggere una storia che avesse vinto un premio importante.
L’argomento è molto attuale, ma la storia non mi ha coinvolto
del tutto.
Ci sono pagine scritte in modo esemplare, immagini che restano
dopo la lettura, dettagli che nella vita quotidiana spesso ci sfuggono.
A tratti, però, la narrazione mi è sembrata un po’
scontata e ripetitiva.
Sono rimasto un po’ deluso, tutto qua, ferma restando la bravura dell’autore.
Lo resi disponibile nel gennaio dello scorso anno, in una
data importante per me e per pochi altri, condividendolo attraverso il Rifugio
con chi ne faceva richiesta. Durante l’estate successiva si affacciò nelle librerie online.
Come Incontro al mattino, anche Fuori
il buio è uscito in formato ebook e se avesse avuto una quarta di copertina,
sarebbe stata la seguente:
Un gruppo di persone si riunisce per mettersi alla ricerca di un vecchio amico scomparso dalla loro vita senza dare notizie di sé, con la speranza che tutto quel che sanno di lui possa aiutare a rintracciarlo. Ma si presenta subito un quadro diverso da quello pensato, dal quale emerge che aver condotto vite convergenti per un periodo dell’esistenza non equivale a dire di conoscersi veramente. Uno spaccato di storia del nostro paese visto con lo sguardo di una persona attraverso varie fasi della sua vita che si muovono su un tappeto musicale, il refrain che accompagna lo sviluppo degli eventi. Un romanzo sui cambiamenti, voluti o desiderati, naturali o inaspettati, dove lo scorrere del tempo può capovolgere radicate convinzioni e riservare insospettabili sorprese.
Fuori il buio nacque da un’idea di molti anni fa.
Durante le presentazioni dei primi romanzi citavo
spesso Quattro passi, ma non si poteva vedere né toccare. Questo
destava curiosità.
Quel libro, stampato in poche copie per essere consegnato
ad alcune persone che erano stato rammentate in quelle pagine, rimaneva una
sorta di mistero.
Trattandosi di un’autobiografia, scritta per mia figlia
per farle conoscere il ragazzo che in seguito diventò suo padre, cominciai a
pensare di trarne un romanzo, prendendo spunto dagli eventi menzionati.
Lo iniziai, ma poi altre idee vennero in mente e lo
lasciai da parte. Fu così che scrissi gli altri romanzi, prima di una lunga
pausa durante la quale mi sono dedicato ad altro.
Ripresi a scriverlo nel 2023 e quello che avevo in mente molti
anni prima non fu quello scrissi, perché nel frattempo io ero cambiato.
Fuori il buio è il rovescio della
medaglia di Quattro passi.
Quattro passi era il sogno, Fuori
il buio è la presa di coscienza.
Se avesse avuto una quarta di copertina (era un ebook), sarebbe stata
più o meno così:
Elena e Marco, due dei tre protagonisti di Nel mezzo della notte, si ritrovano dopo oltre quindici anni dal loro ultimo incontro avvenuto alla Vecchia Torre del loro paese. Allora c'era un'amicizia da verificare e da rivitalizzare, un sentimento che sarà messo alla prova da un altro ancora più forte che li sorprenderà: l'amore. Ma può un'amicizia, rimasta in silenzio fino a quel momento, trasformarsi inaspettatamente in amore?
È stato il libro che ho scritto con più voglia di farlo. Ricordo di averlo terminato in pochi mesi.
Ogni giorno sentivo il bisogno di stare un po’ insieme a quei personaggi, dai quali - come tutti gli altri dei miei romanzi - mi è impossibile staccarmi, perché sono parte di me.
Era l’anno della pandemia, cominciai a scriverlo nel
mese di maggio e lo proposi ai lettori nel mese di settembre.
Per scriverlo feci il contrario di quello che
avevo sempre fatto. Solitamente cominciavo a scrivere quando avevo un
titolo, un inizio e una fine. In quel caso, però, cominciai lasciando
andare la penna, pardon, la tastiera, per conto suo.
Avevo solo l’inizio, successivamente arrivarono la
fine e il titolo.
I protagonisti hanno alle loro spalle un’amicizia che proviene da lontano. Entrambi sposati con figli, provengono da esperienze dolorose con le quali dovranno fare i conti.
Lui ha subito un lutto importante, lei fugge dalle violenze psicologiche del marito.
Per poter affrontare il presente e intravedere un
futuro, dovranno mettere alle loro spalle un tratto di vita,
riconsiderare sentimenti importanti come l’amicizia, l’amore, la fede, e
rivivere, non senza soffrire, gioie e dolori passati.
Tutto questo nello spazio di un fine settimana.