giovedì 31 ottobre 2024

Prenderla con filosofia - Fine del corso

Quando tutto sembra finito è allora che stai per cominciare.

È una frase che mi accompagna da tanto tempo, in cui tanti, credo, possano riconoscere vari passi della vita.

Alcuni esempi: quando finiscono le scuole elementari, iniziano le medie. Quando finiscono queste, si festeggia, ma non è altro che l’inizio delle superiori, e così via fino ad essere nel vivo della vita vera con tutte le sue sfaccettature, positive e negative.

Ad ogni fine sembra corrispondere sempre un nuovo inizio che non è altro che la prosecuzione del periodo precedente.

Sarà che questa settimana è stata densa di emozioni, sarà perché sto diventando (più) grande, ma ultimamente tante cose mi procurano emozioni.

Per esempio, alcuni giorni fa è terminato un breve corso di approccio alla filosofia. Per il secondo anno mi sono iscritto e, anche per altri corsi frequentati, ho iniziato a fare conoscenza con alcune persone, studenti e insegnante.

Alla fine, quando ognuno stava riprendendo la strada di casa, ho avuto delle sensazioni che erano un misto di malinconia, tristezza, vuoto.

Non mi ha aiutato il fatto di essere stato il penultimo ad uscire dal parcheggio: tutti sono passati davanti ai miei occhi, ognuno con la propria storia da riportare a casa.

E per la prima volta ho pensato che quella frase citata sopra non corrispondesse al vero.

Ho pensato che alcune di quelle persone non le avrei riviste, al di là delle buone intenzioni manifestate durante i saluti.

Ho avuto la sensazione che il non espresso e il non detto avessero prevalso nonostante il desiderio contrario.

Ho pensato che tutto fosse veramente finito, che i fili di un certo arazzo, citato durante precedenti incontri, avrebbero cominciato a sfilacciarsi, se non a rompersi.

Questo è quello che ho provato, a torto o a ragione, ed in cuor mio spero tanto che quell’arazzo continui a mostrare i suoi magnifici colori.

2 commenti:

  1. A volte quei fili disegnano un piccolo fiore, altre volte grandi edifici, altre ancora un cielo infinito… niente però è caso, ma provvidenza divina e libertà umana; sì libertà di tessere, di tessere finché la vita ci accompagna. E allora vivi con pienezza Roberto, perché sono certa che disegnerai altri stralci di arazzo con molti di noi e con tanti altri …

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    Risposte
    1. Grazie Edi,
      per essere passata dal Rifugio e per le tue bellissime parole.
      Quello che hai scritto è poesia e ogni frase fonte di riflessione, come ad esempio quel "Vivi con pienezza", che io interpreto, alla luce della frase precedente, come una vita pensata per noi, ma tutta da scoprire, da vivere con la libertà che ci è stata donata.
      Se così è, non è per niente facile.
      Continuerò a pensarci su, e ben vengano ulteriori approfondimenti.
      Grazie ancora.
      A presto.

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