sabato 26 ottobre 2024

Metti una sera a teatro

È notte alta e sono sveglio”.

Sono le parole di una bellissima canzone di tanti anni fa ed è quello che sta accadendo a me.

Nel buio della mia camera, nel mio letto, non riesco a dormire.

I rintocchi del campanile che scandiscono il tempo che passa ed il respiro tranquillo di mia moglie che sta dormendo accanto a me accompagnano, come in una danza, i miei continui movimenti.

Mi giro e mi rigiro senza prendere sonno, perché non posso smettere di vedere le immagini di questa giornata, non voglio smettere di gustare quelle sensazioni e quelle emozioni che mi hanno tenuto compagnia per tutta la durata di questa esperienza, nuova per me, come nuove sono le persone dalle quali mi sono sentito subito accolto e con le quali mi sono sentito subito a mio agio.

Sono già nel giorno dopo.

Ieri era tutto nuovo, era qualcosa che stavo facendo per la prima volta.

In precedenza su di un palco c’ero salito, ma per cantare o per presentare. Spesso il mio ruolo è stato dietro le quinte, a creare, a scrivere, a organizzare.

Ad un certo punto, prima dello spettacolo, ho detto: «È la prima volta che salgo su un palco vero, di un teatro vero. Voglio godermi ogni momento di questa serata.»

E, a mano a mano che l’inizio si avvicinava, sentivo che buone sensazioni crescevano in me, così come crescevano l’emozione e la voglia di calcare quel palco.

E quando questo è accaduto, sono stato rapito da un incanto.

Il tempo ha fatto una pausa. Tutto si è fermato. Tutto era buio davanti a me. Le luci, soffuse, illuminavano parte del palco. Il mio cuore si è scatenato in una danza frenetica per passare, gradualmente, ad un ballo lento, di quelli che oggi non si ballano più.

Un testo da interpretare e di nuovo emozioni, da vivere, da condividere.

Poi lo spettacolo è finito.

In platea ho intravisto care persone che sono venute a vederci. Le ho cercate per salutarle, tutte. Non so se ci sono riuscito.

Senza accorgermene, non ho sentito più i rintocchi del campanile.

Oggi è il giorno dopo.

Ieri sera ho volato.

Le emozioni sono dentro di me.

Il carrello della spesa mi attende. 

2 commenti:

  1. Risposte
    1. Grazie Lettrice di Carta, per il commento e per il passaggio.
      Ben tornata!
      È stata un'esperienza che, credo, resterà impressa dentro di me in maniera indelebile, senz'altro unica, anche se dovesse ripetersi.
      È arrivata quasi per caso, senza che la cercassi, e ho cercato di godermela tutta.
      Grazie ancora.
      A presto.

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