I MIEI LIBRI


QUATTRO PASSI (2004)




NEL MEZZO DELLA NOTTE (2005)





AL DI LA' DELLE OMBRE (2007)




IL TRENO DELLE 7,18 (2009)




LA CHIUSURA DEL CERCHIO (2016)




INCONTRO AL MATTINO (2020)




FUORI IL BUIO (2024)






4 commenti:

  1. Caro Robertino,
    Finalmente ho qualche minuto di vera pausa che vorrei dedicare a te.

    Ho finito leggere il tuo libro e devo confessarti che mi è piaciuto tantissimo.
    Secondo me è il tuo migliore romanzo tra tutti quelli che hai scritto.
    È molto introspettivo, e devo ammettere che mi ha trasmesso qualcosa di empirico rispetto agli altri romanzi. Mi sembra più reale, vero, vivo. Forse perché tratta di temi alquanto comuni riguardanti persone comuni.

    Mi è piaciuta anche la durezza di alcune pagine, specialmente nel racconto della ragazza, ed alcune note di comicità per allentare la tensione.

    Infine il tocco magico di alcune tracce autobiografiche è stato come la ciliegina sulla torta.

    Grande Robertino, continua così e non aspettare altri 10 anni.

    Dal tuo affezionato lettore...
    Simone

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  2. Ciao Simone,
    grazie per il tuo passaggio. È sempre un piacere scambiare qualche battuta con te.
    Spero che un giorno, il più vicino, possibile, ci sia la possibilità di un incontro. Sarebbe bello dopo tanti anni.
    E poter parlare di questo libro, dei tuoi e dei progetti che verranno.
    Intanto ti mando un abbraccio, virtuale ma caloroso.
    Ciao.

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  3. Caro Robertino,
    Eccoci di nuovo quì a commentare il tuo ultimo libro. Mi permetto di scriverti i miei commenti qui sul tuo blog.
    Come sempre, sarò sincero e obiettivo, ma penso, conoscendoti, che questo, comunque, ti farà piacere.
    Il mio giudizio generale sul libro é assolutamente positivo.
    L’ho trovato scorrevole, fantasioso e in alcuni momenti della storia brillante. Sono sicuro di non sbagliarmi nell l’aver capito che molto della storia è autobiografico. Ho riconosciuto alcuni amici della classe di Firenze, l’unica breve parentesi in comune fra noi… Giovanni, Luca e il Borzo in particolare.
    In alcuni momenti il ritmo è secondo me sceso troppo e diventato ripetitivo, ma poi alcune scosse inaspettate lo hanno riportato a livelli intriganti per il lettore. Per esempio alcuni spunti fantasiosi piuttosto forti e anomali per il tuo solito stile (non so se è vera, ma la scena del tipo omosessuale della lavanderia è micidiale e veramente azzeccata nello scenario deprimente dell’esperienza del militare… sembra di vedere un flash dei film di Tarantino!!!).
    La parte finale è quella che mi è piaciuta di più. Sincera, forte, non banale anche se effettivamente un po’ triste. Ma la tristezza è stata un elemento sempre un po’ presente nelle tue storie … e io le ho lette tutte!!!
    E poi il colpo di genio è il finale del finale, con la notizia della figlia. Assolutamente brillante.
    Concludendo, permettimi di esprimere un mio parere personale. Come si evolve alla fine la vita del protagonista, fuori dai canoni standard predefiniti e inculcati dalla società, rappresenta il sogno di Roberto da bambino fino al tempo di Roberto adulto. Lo hai sperimentato durante tutta la tua esistenza ma in un modo parallelo alla tua solita vita, come una integrazione dissetante durante una lunga maratona. Scrivere libri, esibirti in canzoni o in rappresentazioni teatrali è qualcosa che hai fatto e continui a fare come un hobby e una passione da coltivare ardentemente, ma quasi in segreto e solo per pochi. Ma forse, se tanto tempo fa avessi potuto scegliere ed ovviamente in altre circostanze, lo avresti fatto di mestiere.
    Non so se mi sono sbagliato, me lo dirai con altrettanta sincerità quando ci vedremo alla cena.
    Grande Roberto, continua così.
    Un caro abbraccio dal tuo fedele lettore,
    Simone

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    1. Ciao Simone,
      speravo che qualcuno si affacciasse per dire qualcosa. Per quanto ti riguarda, sapevo che era solo questione di tempo.
      TI ringrazio per il giudizio positivo e per i rilievi franchi, come sempre, e che mi aiuteranno a crescere.
      E' autobiografico, come avevo già scritto nel post "Le origini" del 20.01.24. Le vicende narrate hanno preso spunto da eventi accaduti, ma non è detto che siano andate proprio in quel modo. È pur sempre un romanzo.
      Con le scosse ho giocato un po', mi verrebbe da dire che niente è lasciato al caso, ma qualcosa può non essere riuscito bene, secondo quelle che erano le mie intenzioni.
      Ho sperimentato un linguaggio nuovo per me, e mi fa piacere che tu l'abbia notato, ma, ad essere sincero, ha imbarazzato me per primo.
      Se non ho ancora dato l'ebook per metterlo sugli store, è proprio per questa mia indecisione: vorrei lasciare la versione che hai tu, quella scritta di pancia, ma allo stesso tempo sento che qualcosa che non rientra nelle mie corde. Pensa che avrei una versione molto meno spigolosa e molto meno imbarazzante (per me). Quel tipo di linguaggio, quel tipo di scene descritte, sono oggetto di pareri contrari. Credo che alla fine arriverò a un compromesso. Sembra un romanzo che non vede ancora la fine (ho provato a pensare ad un lettore adolescente o poco più, come i ragazzi che per molti anni ho accompagnato facendo l'animatore, e mi sono posto alcune domande).
      Più che di tristezza, io parlerei di amarezza, e qui c'è tanto di autobiografico. Il romanzo, in questo senso, ha rispecchiato la realtà, ma, attenzione, c'è comunque un motivo di gioia.
      Le mie passioni sono ancora lì, sconosciute ai più, e su questo hai ragione, anche se io vorrei condividerle, altrimenti ad esempio, perché scrivere? Spesso è come parlare da solo.
      Sarebbe bello vivere con le passioni, fare di mestiere quello che più ci piace, ma non sempre siamo così talentuosi da vivere con quelle, per cui ringrazio Dio di avere un lavoro, un po' meno appassionante , ma che mi permette vivere.
      Avrei qualcosa da dire su il/la protagonista, ma ne parleremo a cena, altrimenti si svelano troppi risvolti.
      A presto.
      Un abbraccio.

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