domenica 19 maggio 2024

Notte parecchi anni dopo gli esami


Mi rivolgo a voi, sì, proprio a voi, ragazze e ragazzi della P1.

Oggi mi sono nutrito con le emozioni vissute ieri sera, quando ci siamo riuniti, in tanti, dopo quaranta anni dal diploma. Pensate quello che volete: che sono un vecchio sentimentale, un vecchio... quello che vi pare.

Ieri sera per me è stato fantastico, anche se non era la prima volta che facevamo una rimpatriata del genere. Eppure l’atmosfera che da subito si è creata, non ha avuto precedenti.

Pensate, quando stavo tornando non vedevo l’ora di arrivare a casa per raccontare tutto. Ma, ahimè, dormivano tutti. Avevo così tanta adrenalina dentro che ho dovuto leggere un po’ prima di addormentarmi. Ma non riuscivo a concentrarmi sulle righe del libro e ho dovuto rinunciare.

Stamattina, però, ero un fiume in piena. Mi sono messo a raccontare tutto a Cinza e Sara, con mia suocera che ascoltava, durante una colazione che non finiva mai.

E poi, quando mi sono messo a lavorare in giardino, sudavo e faticavo, ma non avvertivo né il sudore né la fatica. Lavoravo sol sorriso sulle labbra e mi domandavo: ma cosa è successo ieri sera?

Avrei voluto che non finisse mai, avrei voluto ricominciare tutto daccapo. Avrei voluto avere ancora foto da guardare insieme a voi, avrei voluto raccontare di mille e mille progetti ancora da inventare.

Oggi pomeriggio ho tentato di studiare un po’: questo forse non ve l’ho detto, ma quest’anno ho tentato un approccio con la Filosofia ed il Greco. Poco fa ero alle prese con il Greco, ma la mia mente volava a voi, continuamente. Non c’era niente da fare, ho dovuto smettere.

E così mi ritrovo a scrivere, per tentare di capire, una volta di più, quale tipo di magia ho vissuto ieri sera. Chissà, forse l’avete vissuta anche voi.

Pensate quello che vi pare: che sono un vecchio sentimentale, che sono un vecchio... quello che vi pare.

Ma che ci volete fare? Io vi voglio bene. 

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